{"id":78444,"date":"2017-10-12T17:43:32","date_gmt":"2017-10-12T15:43:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.giornaledicalabria.it\/?p=78444"},"modified":"2017-10-12T17:43:32","modified_gmt":"2017-10-12T15:43:32","slug":"la-magistratura-minorile-chiede-piu-risorse","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/la-magistratura-minorile-chiede-piu-risorse\/","title":{"rendered":"La magistratura minorile chiede pi\u00f9 risorse"},"content":{"rendered":"<p>CATANZARO. Pi\u00f9 risorse sul territorio, un numero maggiore di assistenti sociali, servizi pi\u00f9 numerosi e meglio distribuiti nelle varie regioni e un potenziamento significativo al Sud: ecco la richiesta al Governo da parte dagli addetti ai lavori del XXXVI congresso dell\u2019Associazione italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia tenutosi a Catanzaro. Per tutelare e promuovere i diritti dei minorenni e le loro famiglie e aiutarli concretamente nei momenti di grave difficolt\u00e0, accanto ai provvedimenti servono servizi specializzati e formati, comunit\u00e0 funzionanti e atte ad accogliere minori bisognosi, case famiglia accoglienti e gestite da personale altamente qualificato, tutori motivati, progetti per il reperimento e il sostegno alle famiglie affidatarie. Nella prima fase di intervento sono necessari operatori specializzati e formati che possano individuare le situazioni di difficolt\u00e0 e offrire sostegno, nella fase successiva comunit\u00e0 funzionanti ed accoglienti, famiglie affidatarie, esperienze di accoglienza residenziale e operatori e reti di volontari che sostengano questi progetti e siano di aiuto agli affidatari e alle famiglie di origine. Per poter assicurare prestazioni ancora pi\u00f9 elevate e efficaci, accantonato il disegno di legge che puntava all\u2019abolizione dei Tribunali per i minorenni, va ora rilanciato il disegno di unificazione delle competenze giudiziarie in materia di famiglia, minori e persone, ha affermato Francesco Micela, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Palermo e Presidente dell\u2019A.I.M.M.F. Con il giudice specializzato del Tribunale della Famiglia saremo in grado di gestire le situazioni di famiglia con l\u2019intervento di un collegio integrato da esperti delle varie discipline sociali e umanistiche (assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri infantili, educatori, insegnanti) come avviene oggi all\u2019interno del Tribunale dei Minorenni. Ci auguriamo quindi, ha aggiunto Micela, che se l\u2019obiettivo di tutti \u00e8 quello di permeare della cultura minorile la giustizia ordinaria, piuttosto che sopprimere quanto gi\u00e0 esiste e funziona efficacemente sia costituito quanto prima questo nuovo organo giudiziario, affiancato da un Pubblico Ministero anch\u2019esso specializzato, che riunisca tutte le competenze in materia di famiglia e del giudice tutelare. In ogni caso, come ha sottolineato il Consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura, Piergiorgio Morosini, durante il Congresso, \u201coccorre lavorare perch\u00e9 la giustizia minorile funga da modello per l\u2019intera giurisdizione, in cui siano la persona e i suoi diritti ad essere messi al centro e il giudice sia il regista di un processo inteso non come pratica burocratica ma come luogo della dignit\u00e0 della persona\u201d. Anche la funzione educativa e riabilitativa del Tribunale per i Minorenni e l\u2019istituto della Messa alla prova utilizzata dalla giustizia minorile potranno essere di modello per la giustizia penale degli adulti. Un\u2019intera sessione del congresso \u00e8 stata dedicata alla tematica dell\u2019accoglienza e dell\u2019ascolto dei minori stranieri, confrontando le modalit\u00e0 operative dei vari tribunali italiani tese a garantire un innalzamento della qualit\u00e0 dell\u2019accoglienza e a scongiurare l\u2019arruolamento di questi soggetti fragili da parte della criminalit\u00e0. In un\u2019altra sessione alcuni dei giudici di Tribunali meridionali interessati dal fenomeno dei minori provenienti da famiglie coinvolte nella criminalit\u00e0 organizzata si sono confrontati sulla necessit\u00e0 di garantire a questi minori (che vivono sostanzialmente una condizione di abbandono morale) la possibilit\u00e0 di sperimentare una vita diversa grazie al progetto \u201cLiberi di scegliere\u201d. Il Congresso \u00e8 diventato anche l\u2019occasione per siglare il protocollo d\u2019intesa tra i Tribunali di Catanzaro e Reggio Calabria e l\u2019Unicef, con lo scopo di rafforzare l\u2019attuazione pratica del progetto. Numerosi infine sono stati i progetti rivolti alle scuole e ai ragazzi presentati dai magistrati di tutta Italia, perch\u00e9 siano utilizzati come best practice da diffondere. Il \u201cgenitore digitale\u201d presentato da Gemma Tuccillo, Capo Dipartimento della giustizia minorile e di Comunit\u00e0, che, facendo networking con gli altri genitori sia in grado di monitorare la vita virtuale e social dei ragazzi, il \u201cGruppo NOI\u201d attivo in Piemonte che responsabilizza e rende consapevoli gli stessi ragazzi dei propri bisogni, in modo che siano attivati gli operatori del territorio, \u201cCiak\u201d diffuso come progetto pilota nel sud Italia che invita i ragazzi delle scuole, affiancati dai giudici togati e onorari, a mettere in scena un processo simulato per ?evitare un processo vero.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<div style=text-align:left;><\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>CATANZARO. 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