{"id":78206,"date":"2017-10-09T17:00:22","date_gmt":"2017-10-09T15:00:22","guid":{"rendered":"http:\/\/www.giornaledicalabria.it\/?p=78206"},"modified":"2017-10-09T19:28:59","modified_gmt":"2017-10-09T17:28:59","slug":"il-presidente-degli-architetti-a-catanzaro-disinteresse-per-i-cittadini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/il-presidente-degli-architetti-a-catanzaro-disinteresse-per-i-cittadini\/","title":{"rendered":"Architetti contro il Comune di Catanzaro: \u201cC&#8217;\u00e8 disinteresse per i cittadini\u201d"},"content":{"rendered":"<p>CATANZARO. \u201cQuello che colpisce nelle irricevibili affermazioni di un dirigente del Comune del Catanzaro dopo l\u2019intervento del consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori &#8211; a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha considerato legittimo il bando per affidare per la redazione del Piano strutturale al compenso simbolico di un euro &#8211; \u00e8 il totale disinteresse nei confronti dei cittadini di Catanzaro, considerati, forse, di serie B e non degni, quindi, di poter usufruire, come gli altri, di scelte strategiche e, di conseguenza, di opere pubbliche di qualit\u00e0\u201d. Cos\u00ec Giuseppe Cappochin, presidente degli architetti italiani, risponde all\u2019architetto Giuseppe Lonetti, dirigente comunale all\u2019 Urbanistica del Comune di Catanzaro. \u201c\u00c8 bene che tutti tengano ben presente che il Piano di una citt\u00e0 \u00e8 un impegno progettuale strategico dal quale deve nascere un nuovo paradigma della qualit\u00e0 della vita urbana, affinch\u00e9 la citt\u00e0 sia, sempre pi\u00f9 ed allo stesso tempo, un luogo desiderabile dove vivere, lavorare, formarsi, conoscere e divertirsi e luogo produttivo e attrattivo per gli investimenti, per i giovani, per i ricercatori e professionisti di talento. Ma la qualit\u00e0 ha un costo, comunque di gran lunga inferiore al plusvalore che \u00e8 in grado di generare, principio questo che, ovviamente, vale sempre anche per le prestazioni professionali\u201d. \u201cEntrando, poi, nel merito della sentenza, va sottolineato come essa rappresenti, per il Comune di Catanzaro, una vittoria di Pirro: quella procedura di gara, bandita oggi, sarebbe nulla ai sensi dell\u2019art. 24 comma 8 del D.Lgs 50\/2016, che prevede obbligatorio l\u2019utilizzo del Decreto Parametri. Obbligatoriet\u00e0 che rappresenta una conquista per gli architetti italiani grazie all\u2019accoglimento dei nostri emendamenti al Codice degli Appalti affinch\u00e9 fosse introdotta. La sentenza del Consiglio di Stato ha \u201cfotografato\u201d, invece, solo la normativa vigente in precedenza senza considerare che oggi non \u00e8 pi\u00f9 attuabile una procedura di gara bandita senza compensi per i professionisti. La responsabilit\u00e0 del ruolo da me ricoperto, in qualit\u00e0 di Presidente del Consiglio Nazionale, mi impone &#8211; prosegue Cappochin &#8211; di intervenire sempre laddove venga svilito l\u2019interesse pubblico connesso all\u2019esercizio della professione di architetto e di proseguire la battaglia contro le prestazioni gratuite, nel rispetto del principio che la professionalit\u00e0 e le competenze di ciascun professionista debbano essere sempre adeguatamente retribuite\u201d. \u201cA chi si \u00e8 ritenuto personalmente offeso come professionista a seguito dell\u2019intervento del Consiglio Nazionale sulla sentenza del Consiglio di Stato suggerisco di rileggere il proprio Codice Deontologico il quale prevede che l\u2019assenza di compensi venga considerata pratica anticoncorrenziale scorretta e distorsiva dei normali equilibri di mercato e costituisce grave infrazione disciplinare. E il voler bandire una gara a compensi zero viola tale principio deontologico\u201d. Per il Consiglio Nazionale la sentenza del Consiglio di Stato disattende, poi, i principi del Trattato Ue e gli articoli della Direttiva 2014\/24\/UE e quello che si ritiene essere un bando a tutela della concorrenza \u00e8 in realt\u00e0 una \u201cdiscriminazione alla rovescia\u201d, principio anch\u2019esso di matrice comunitaria. Questo poich\u00e9 la concezione della procedura d\u2019appalto con il compenso di un euro limita enormemente la possibile partecipazione, contravvenendo all\u2019obiettivo di favorire una concorrenza reale tra i professionisti nel mercato dei servizi dell\u2019architettura e dell\u2019ingegneria. Utilizzare la concorrenzialit\u00e0 per arrivare al concetto di gratuit\u00e0, come effettuato dal Consiglio di stato, \u00e8 quindi un criterio che restringe la concorrenza anzich\u00e9 ampliarla. Il Consiglio Nazionale sottolinea come \u201cnel considerare, poi, il criterio del contenimento di spesa, la sentenza ometta di valutare il vantaggio ed il beneficio che acquisisce la Pubblica Amministrazione da una prestazione gratuita, e che il bando del Comune di Catanzaro costituisce per lo stesso Comune anche un indebito arricchimento ai sensi degli articoli 2041 e 2042 del Codice Civile tuttora vigenti. Nello specifico il Comune richiede prestazioni professionali a liberi professionisti, riceve un beneficio a fronte di prestazioni lavorative di carattere intellettuale, previa l\u2019imposizione data dal bando, a fronte di indubbi benefici di cui godr\u00e0 con il conseguente impoverimento del professionista che svolge la prestazione gratuita. E tali principi, nonostante il parere reso dalla Corte dei Conti al Comune di Catanzaro, vengono affermati da costante giurisprudenza di Cassazione. \u201cInterverremo con tutte le necessarie azioni &#8211; conclude Cappochin &#8211; per ribaltare le superabili argomentazioni giuridiche che sono alla base della sentenza del Consiglio di Stato avendo come obiettivo il futuro delle citt\u00e0 italiane, che meritano progettazioni di qualit\u00e0, e quello dei professionisti italiani, vero patrimonio culturale, tecnico e scientifico del nostro Paese\u201d.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<div style=text-align:left;><\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>CATANZARO. \u201cQuello che colpisce nelle irricevibili affermazioni di un dirigente del Comune del Catanzaro dopo<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":1171,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[4],"tags":[26253,28,3717,27129,333],"class_list":["post-78206","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-catanzaro","tag-architetti","tag-catanzaro-2","tag-cittadini","tag-disinteresse","tag-presidente"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/78206"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/4"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=78206"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/78206\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":78238,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/78206\/revisions\/78238"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/1171"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=78206"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=78206"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=78206"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}