{"id":61723,"date":"2016-12-21T18:23:02","date_gmt":"2016-12-21T17:23:02","guid":{"rendered":"http:\/\/www.giornaledicalabria.it\/?p=61723"},"modified":"2016-12-21T18:23:02","modified_gmt":"2016-12-21T17:23:02","slug":"regione-ok-consiglio-a-riserva-naturale-delle-valli-cupe","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/regione-ok-consiglio-a-riserva-naturale-delle-valli-cupe\/","title":{"rendered":"Regione: ok Consiglio a riserva naturale delle valli Cupe"},"content":{"rendered":"<p>REGGIO CALABRIA. La Calabria, con una legge regionale approvata in Consiglio all\u2019unanimit\u00e0, da oggi ha la terza (le altre due sono quella della Foce del Crati e di Tarsia) Riserva Naturale Regionale denominata \u201cValli Cupe\u201d. \u201cSi apre &#8211; ha detto il vicepresidente della Commissione \u2018Ambiente\u2019, Domenico Tallini che ha presentato il provvedimento legislativo &#8211; per l\u2019area della \u2018Sila piccola\u2019 con epicentro il grosso borgo di Sersale, una pagina nuova. E si prospetta l\u2019opportunit\u00e0, valorizzando questo pregevole e importante bene naturalistico, di creare ricchezza generale e nuova occupazione\u201d. Ha aggiunto Tallini: \u201cRingrazio il presidente Bevacqua e i membri della IV Commissione, il presidente Irto e l\u2019assessore Rizzo, i Dipartimenti della Giunta guidati da Orsola Reillo e Filippo De Cello e l\u2019Ufficio legislativo del Consiglio regionale che si \u00e8 adoperato per perfezionare il testo di legge\u201d. Riflettendo sulla nuova Riserva Naturale Regione, Tallini ha sottolineato che \u201cL\u2019ambiente e i giacimenti naturalistici della Calabria sono un tesoro che dobbiamo salvaguardare e, nel contempo, mettere a profitto. Con questa legge la Regione dimostra che in un settore cos\u00ec cruciale intende fare la propria parte, in sinergia con chi sul territorio si prodiga per valorizzare i beni naturalistici, come il botanico Carmine Lupia che ha sempre creduto nelle potenzialit\u00e0 delle \u2018Valli Cup\u00e8, coinvolgendo esperti, giovani, e appassionati della natura, ma anche suscitando l\u2019interesse dei media nazionali e internazionali come la Bbc\u201d. Le \u201cValli Cupe\u201d fanno parte del paesaggio della Sila catanzarese che la presenza di un canyon &#8211; unico nel suo genere &#8211; e di circa cento cascate rendono suggestivo e dal forte interesse scientifico. La legge identifica tre ambiti territoriali distinti geograficamente, ma tutti caratterizzati dalla presenza di comuni elementi naturalistici di grande valenza ecologica e paesaggistica. L\u2019area protetta si articola in un sistema costituito da tre corpi tra loro distinti: tratto del fosso Valli Cupe, con il Canyon Valli Cupe e l\u2019acrocoro di Monte Raga; tratto del torrente Campanaro, con la Cascata Campanaro, la Cascata dell\u2019Inferno; tratto del fiume Crocchio, con le Gole e cascate del Crocchio, monolite di Pietragg\u00ecallu e alberi monumentali di Cavallopoli. Per quanto riguarda il canyon Valli Cupe si tratta di una rara formazione geologica profondamente incassata in un substrato costituito da conglomerato poligenico &#8211; di straordinario effetto scenografico &#8211; originatasi a seguito della lenta azione di scavo esercitata dal torrente omonimo, che nasce a circa 700 m di altitudine alle pendici meridionali del Monte Crozze, con sulla vetta la splendida Chiesa votiva eretta sul finire degli anni Venti del secolo scorso e il cui versante settentrionale si sviluppa proprio dirimpetto il centro storico di Sersale. Storia, leggende, risorse naturalistiche (incluse emergenze botaniche e faunistiche di grande valore scientifico) e presenze come il lupo, il gatto selvatico (specie ormai a rischio di estinzione), la volpe, i mustelidi (martora, faina, tasso, donnola), l\u2019istrice, il ghiro, lo scoiattolo nero meridionale, il capriolo, il cinghiale e la lepre ed una notevole presenza della popolazione ornitologica (corvo imperiale, gheppio, falco pellegrino, astore, sparviere, poiana, nibbio bruno, nibbio reale, falco di palude, albanella, biancone, falco lodolaio, gufo reale, allocco, barbagianni, assiolo, airone cinerino) rendono particolarmente attrattiva l\u2019intera area. Tra le specie di maggiore interesse scientifico si ricordano: la Woodwardiaradicans, vero e proprio fossile vivente di origine tropicale, inserita tra l\u2019altro nella lista rossa; la Pteride di Creta, altra specie di felce relittuale dell\u2019antica flora tropicale; la Felcetta lanosa, segnalata nel sud Italia solo nell\u2019area delle Valli Cupe; l\u2019Osmunda regalis, specie di felce oceanica, anche questa molto antica.<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<p>&nbsp;<\/p>\n<div style=text-align:left;><\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>REGGIO CALABRIA. 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