{"id":32353,"date":"2015-09-21T17:46:59","date_gmt":"2015-09-21T15:46:59","guid":{"rendered":"http:\/\/www.giornaledicalabria.it\/?p=32353"},"modified":"2015-09-21T17:49:47","modified_gmt":"2015-09-21T15:49:47","slug":"xi-giornata-del-contemporaneo-sabato-10-ottobre-al-marca","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/xi-giornata-del-contemporaneo-sabato-10-ottobre-al-marca\/","title":{"rendered":"XI Giornata del Contemporaneo &#8211; sabato 10 ottobre al Marca"},"content":{"rendered":"<p>Passi diventa cos\u00ec la sintesi di un gesto distruttivo ma allo stesso tempo &#8220;ri-creativo&#8221;, finalizzato a rompere per sempre l\u2019immagine che abbiamo di noi e degli altri, per riscoprirne o addirittura crearne una differente che si annida e moltiplica in ogni frammento, anche in quello che pensavamo perso per sempre e mai ricomposto.<\/p>\n<p style=\"text-align: right;\"><strong>Alfredo Pirri<\/strong><\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Partendo dall&#8217;affermazione di Alfredo Pirri, che quest&#8217;anno ha firmato l&#8217;immagine guida dell&#8217;Undicesima Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, il Museo MARCA di Catanzaro promuove una serata-evento, a cura di Simona Caramia in collaborazione con Denise Melfi, patrocinata dall&#8217;Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dalla Provincia di Catanzaro.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Start ore 19.30 del 10 ottobre 2015, con una rassegna video che vanta nomi d&#8217;eccezione dello scenario artistico italiano: Bianco-Valente, Coniglioviola, Con.Tatto, CORPICRUDI, Mocellin-Pellegrini, movimentomilc.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">Duplice-Mente &#8230; De-Costruire riflette sulla possibilit\u00e0 di applicare il concetto di decostruzione derridiana all&#8217;arte contemporanea, partendo dalla selezione mirata di alcuni artisti che vivono lo stato di decostruzione come scelta estetica radicata. In primo luogo per l&#8217;uso del medium tecnologico, giacch\u00e9 l&#8217;arte elettronica costutivamente, per le sue potenzialit\u00e0 espressive e comunicative, opera quella decostruzione spazio-temporale nella percezione dell&#8217;opera, che gi\u00e0 le Avanguardie storiche avevano avviato. Ma ancor di pi\u00f9, la rassegna video vede coinvolte coppie d&#8217;arte, il cui lavoro scaturisce da un confronto dialettico, che si alimenta del dialogo e dello scambio costante d&#8217;idee, che sfocia nell&#8217;univocit\u00e0 del pensiero. Si supera cos\u00ec la scissione della &#8220;duplice-mente&#8221;, in direzione dell&#8217;omogeneit\u00e0 della ricerca. Dunque, una vera e propria decostruzione derridiana, che sempre gi\u00e0 iniziata, tende \u2013 e conduce \u2013 all&#8217;implicita costruzione di altro. L&#8217;esercizio della decostruzione, che non deve esser intesa solo come metodo ermeneutico o approccio soggettivo al reale, appare cos\u00ec in tutta la sua chiarezza come: l&#8217;invenzione dell&#8217;altro [che] non si oppone a quella dello stesso. La sua differenza fa segno verso un&#8217;altra venuta, verso quest&#8217;altra invenzione che sogniamo, quella del tutt&#8217;altro, quella che lascia venire un&#8217;alterit\u00e0 ancora non anticipabile e per la quale nessun orizzonte d&#8217;attesa sembra essere ancora pronto, disposto, disponibile. \u00c8 necessario tuttavia prepararvisi, perch\u00e9 per lasciar venire il tutt&#8217;altro, la passivit\u00e0, un certo tipo di passivit\u00e0 rassegnata per la quale tutto ricapitola nello stesso, non \u00e8 adeguata. [&#8230;] [l&#8217;altro] non \u00e8 n\u00e9 soggetto, n\u00e9 oggetto, n\u00e9 un io, n\u00e9 una coscienza n\u00e9 un inconscio. Prepararsi a questa venuta dell&#8217;altro \u00e8 ci\u00f2 che si pu\u00f2 chiamare decostruzione. Essa decostruisce precisamente questo doppio genitivo. Inventare significherebbe allora \u00absaper\u00bb dire \u00abviene\u00bb e rispondere al \u00abvieni\u00bb dell&#8217;altro. (Jacques Derrida, Psych\u00e9) La decostruzione \u00e8 quindi il prepararsi all&#8217;evento: all&#8217;evento dell&#8217;altro e all&#8217;altro come evento. La decostruzione o \u00e8 inventiva o non \u00e8; essa non si accontenta di procedure metodiche, ma apre un passaggio, si mette in marcia e marca [&#8230;] Il suo passo (demarch\u00e9) impegna un&#8217;affermazione. Quest&#8217;ultima si lega al venire dell&#8217;avvenimento. Dell&#8217;avvento e dell&#8217;invenzione. Ma essa pu\u00f2 fare tutto questo solo decostruendo una struttura concettuale ed istituzionale dell&#8217;invenzione che avrebbe bloccato qualcosa dell&#8217;invenzione, della forza dell&#8217;invenzione: come se si dovesse, al di l\u00e0 di un certo statuto tradizionale dell&#8217;invenzione, reinventare l&#8217;avvenire. [&#8230;] La decostruzione di cui parlo inventa e afferma, lascia venire l&#8217;altro solo nella misura in cui, performativa, essa non lo \u00e8 soltanto ma continua a perturbare le condizioni del performativo e di ci\u00f2 che lo distingue tranquillamente dal constativo [&#8230;] poich\u00e9 \u00e8 questa la sola preoccupazione di cui si fa carico: lasciare venire l&#8217;avventura o l&#8217;avvenimento del tutt&#8217;altro. (Jacques Derrida, Psych\u00e9) Ulteriore trade d&#8217;union della rassegna video \u00e8 rompere per sempre l\u2019immagine che abbiamo di noi e degli altri, per riscoprirne o addirittura crearne una differente che si annida e moltiplica in ogni frammento, per dirla con Pirri; riflettere &#8211; duplicemente &#8211; sull&#8217;immagine e sulla presenza dell&#8217;io e dell&#8217;altro, che si decostruiscono quando ne si ridefinisce la portata. E tuttavia, in questa ridefinizione, n\u00e9 l&#8217;immagine (che \u00e8 da intendersi all&#8217;opposto della presenza, quale pre-giudizio mentale-ideale che l&#8217;uno ha dell&#8217;altro) n\u00e9 la presenza scompaiono, ma si riformulano sotto il vaglio della praxis, che possa esser via via declinata in chiave relazionale, empirica, prettamente artistica. E giacch\u00e9 la decostruzione \u00e8 anche una strategia d&#8217;ascolto, non guidata primariamente dall&#8217;occhio, ma da un orecchio scaltrito, la rassegna si caratterizza ulteriormente per un climax acustico: dal silenzio a suoni soavi, appena percettibili, sino alla musica rock ed elettronica, preludio \u2013 quest&#8217;ultima \u2013 della seconda parte della serata. Alla fine della rassegna l&#8217;arte visiva lascia posto alla sola musica elettronica, con una music live performance di SKG (ore 21.00), che permette di dare nuova enfasi agli spazi &#8211; e alla vita &#8211; del Museo.<\/p>\n<p style=\"text-align: justify;\">\n<div style=text-align:left;><\/div>","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Passi diventa cos\u00ec la sintesi di un gesto distruttivo ma allo stesso tempo &#8220;ri-creativo&#8221;, finalizzato<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":32356,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[4,10],"tags":[18221,1333,18222,18220],"class_list":["post-32353","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-catanzaro","category-cultura","tag-contemporaneo","tag-marca","tag-sabato-10-ottobre","tag-xi-giornata"],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/32353"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/4"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=32353"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/32353\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":32355,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/32353\/revisions\/32355"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/32356"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=32353"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=32353"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.giornaledicalabria.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=32353"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}