Vitalizi, “lacrime di coccodrillo”

Vitalizi, “lacrime di coccodrillo”

Continua a tenere banco nel mondo politico calabrese la vicenda della approvazione, da parte
del Consiglio regionale, della legge che estende il diritto al vitalizio anche ai politici che, per un
qualsivoglia motivo, non dovessero completare la legislatura. Qualche consigliere regionale, in
molti casi certamente in buona fede e in qualche altro forse senza autentica convinzione, ha già
fatto sapere di “avere sbagliato ad approvarla” quella legge adducendo la stanchezza o la non
sufficiente informazione avuta sul tenore del provvedimento. Queste esternazioni hanno
spinto il deputato calabrese del Movimento Cinquestelle, Alessandro Melicchio a parlare di
dichiarazioni “sconcertanti” e di “lacrime di coccodrillo” versate da alcuni consiglieri regionali
che “hanno incredibilmente dichiarato di non aver letto ciò che hanno votato, dichiarandosi
favorevoli a loro insaputa, quindi, oppure che non immaginavano che la concessione di nuovi vitalizi potesse significare un esborso da parte della Regione, e quindi dei cittadini. Vorrei informare -aggiunge Melicchio- che mentre solo l’8% dei contributi viene versato dai consiglieri, ben il 24% degli stessi è versato dal Consiglio regionale, quindi con le tasse di tutti i cittadini calabresi. E con solo 5 anni si ritrovano un bel vitalizio per sempre, comprensivo perfino del trattamento di fine mandato. Nella legge istitutiva di questi nuovi privilegi, del 30 maggio dello scorso anno, tra l’altro, -continua il parlamentare pentastellato- è ben specificato che i soldi necessari a rimpinguare le tasche degli attuali
consiglieri regionali sarebbe stato recuperato dal taglio dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali, imposto dal Governo nella passata legge di bilancio”.

redazione@giornaledicalabria.it

 

 

 

 

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