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Viscomi: “Gli Atenei e le imprese collaborino per puntare su innovazione e competitività”

Viscomi: “Gli Atenei e le imprese collaborino per puntare su innovazione e competitività”

CATANZARO. Il Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi ha partecipato, in rappresentanza del presidente Mario Oliverio, al Premio Nazionale per l’Innovazione, svoltosi all’Università della Calabria. “Oggi, considerando la crisi economica ed occupazionale, con molte risorse impiegate per lenire a più livelli le forme del disagio sociale – ha detto nell’occasione Viscomi- occorre avere consapevolezza che il lavoro lo creano le imprese. Non c’è altro modo. Il lavoro non si crea per legge, per decreto o semplicemente erogando sussidi. Per parte loro, le imprese, per stare sul mercato, hanno solo due strade davanti. La prima, una strada che non possiamo permetterci, è quella della riduzione dei costi, ed i primi tra questi sono quelli relativi al lavoro ed alla sicurezza sul lavoro. L’altra è quella di competere sul mercato con la qualità, il che significa innovazione di processo, di prodotto, di strategie commerciali. Non ci può essere capacità di stare sul mercato senza innovazione. Per sostenerla è importante considerare la collaborazione con il sistema universitario, come dimostrato dal fatto che il Premio nazionale dell’Innovazione sia stato localizzato ad Arcavacata, senza dubbio un riconoscimento per il lavoro svolto in tutti questi anni dall’Università della Calabria”. “Ancora verso questa direzione, è parimenti necessario anche il ruolo della Regione. Come noto – ha proseguito il vicepresidente della Regione -, dopo l’approvazione, in ottobre, da parte della Commissione Europea del POR e di quella più recente del Piano di Sviluppo Rurale, siamo in procinto di avviare una nuova stagione di programmazione, per la quale è stato recuperato un ritardo prima accumulato. Questo significa avere a disposizione risorse finanziarie, la cui gestione dovrà essere ottimale. Interviene su questo aspetto uno strumento importante qual è il Piano di Rafforzamento Amministrativo, il PRA, che, secondo quanto richiesto dall’Unione Europea, possa assicurare la migliore incrementazione delle risorse destinate. Il piano è stato scritto, e, approvato ieri dalla Giunta, il prossimo 9 dicembre sarà consegnato a Bruxelles. Nel Pra ci sono parole importanti; una è “coprogettazione “, l’altra è “certificazione delle competenze”. Riteniamo che le risorse non possano essere gestite nel chiuso dei dipartimenti regionali, né attraverso una negoziazione individuale. Poiché risorse che serviranno a costruire il modello, il futuro di questa regione, esse dovranno essere concertate, discusse, in tavoli pubblici con i soggetti interessati”.

 

 

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