Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Vibo Valentia/ Uccise il cognato, disposta una perizia psichiatrica

Vibo Valentia/ Uccise il cognato, disposta una perizia psichiatrica

 

Giuseppe Carnovale era capace di intendere e volere quando uccise il cognato Massimo Ripepi? A rispondere a tale domanda sull’esito del processo per omicidio che si sta svolgendo davanti la Corte d’Assise d’appello di Catanzaro sarà un consulente tecnico d’ufficio. Questo perché i giudici (presidente Cosentino, a latere Mellace) hanno accolto la richiesta di riapertura dell’istruttoria dibattimentale avanzata dall’avvocato Adele Manno, difensore dell’imputato, già condannato a 21 anni di reclusione in primo grado al termine del processo con rito abbreviato. Istanza sulla quale ha espresso parere conforme il sostituto procuratore generale Luigi Salvatore Maffia e tesa a verificare la ricorrenza di un vizio parziale di mente dell’imputato nel momento del delitto, avvenuto a “Piscopio” di Vibo Valentia il 21 ottobre del 2019. A questo punto, il processo è stato rinviato al fine febbraio per il conferimento dell’incarico da parte della Corte al perito. Il movente dell’uccisione di Ripepi sarebbe da collegare ad una vendetta per le violenze da parte della vittima ai danni della moglie e dei figli che già gli erano valsi un tentativo di omicidio messo in atto ai suoi danni da un altro figlio, un anno prima, a Vibo Valentia.

 

 

 

desk desk