Vertice alla Regione, per la strada statale 106 fissati i primi punti fermi
Un vertice definito da tutti “proficuo” quello svoltosi alla Cittadella regionale di Catanzaro tra il presidente della Regione, Occhiuto, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Sposato Russo e Biondo, e il capo della direzione tecnica dell’Anas, Bernardini. L’incontro era stato convocato da Occhiuto per fare il punto e mettere dei punti fermi sulla vicenda dei cantieri per il nuovo tracciato della statale 106. Il dato emerso è che all’inizio dell’anno prossimo, il 2025, partiranno i cantieri relativi al tratto da Sibari a Rossano e da Crotone a Catanzaro. I lavori dovranno terminare entro cinque anni per cui entro il 2030 questi due importanti tasselli dovrebbero diventare fruibili e la statale 106 dovrebbe diventare, nel complesso, una strada molto più sicura. Per il completamento dei restanti tratti, invece, ci sarà ancora da attendere. Intanto perché all’appello mancano ancora i 15 miliardi necessari e poi perché la progettazione del percorso da Catanzaro a Reggio Calabria lungo la costa ionica è ancora da realizzare. Sarà fatta, dice l’Anas, entro il 2025. Poi ci sarà da affidare i cantieri, farli partire e realizzare un lavoro che non è comunque dei più semplici. Occhiuto ha sottolineato come in due anni il suo governo regionale abbia saputo imprimere un forte impulso pressando nel modo più concreto sul Governo nazionale e sull’Anas. Biondo, della Uil, ha ricordato che c’è un terzo della Calabria, vale a idre l’area ionica, che non è connessa col resto del mondo. Sposato, della Cgil ha ribadito che statale 106 e area ionica devono diventare assolutamente una priorità, mentre Russo, della Cisl ha indicato in dieci anni il tempo massimo entro il quale la statale 106 dovrà essere completata.