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Vaccini, si vuole accelerare ma i nodi restano

Vaccini, si vuole accelerare ma i nodi restano

 

Nuova riunione dell’Unità di crisi regionale per il Covid-19, convocata questa mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro. Al vertice, oltre al presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, e al commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, hanno preso parte anche i commissari straordinari delle aziende provinciali e ospedaliere della regione.

Durante la riunione, è stato affrontato il tema legato alle vaccinazioni in Calabria. Per l’Unità di crisi è necessario di imprimere una forte accelerazione alle somministrazioni, anche attraverso il vaccino prodotto da Astrazeneca, sbloccato ieri dall’Agenzia europea per i medicinali, «in modo – è scritto nel verbale – da aumentare la percentuale di avanzamento in tempi brevi».

Con riferimento ai fondi necessari per potenziare le attività di somministrazione vaccinale, è stato deciso di dare «un indirizzo univoco che definisca le modalità di remunerazione del personale».Pertanto, in merito alle prestazioni effettuate in regime di straordinario dal personale impiegato nella attività di somministrazione dei vaccini e di backoffice, «si stabilisce che le relative risorse siano imputate ai fondi finalizzati per fronteggiare l’emergenza Covid».Il presidente Spirlì ha inoltre richiamato l’attenzione su quanto reso noto dal ministero della Salute, che ha definito l’attività di vaccinazione quale «obbligo convenzionale» per i medici di Medicina generale.

Quanto alle prenotazioni online, il commissario Longo ha comunicato che nella piattaforma di Poste italiane sono già stati inseriti 15 centri di vaccinazione, con i relativi calendari di prenotazione, e che, da oggi, verranno previste anche le categorie delle persone con fragilità e quelle con età 70-74 e 75-79 anni.

Longo ha infine riferito la volontà, da parte del team di pianificatori inviato dalla struttura commissariale nazionale, di realizzare, nel medio e lungo termine, centri hub per le vaccinazioni. L’Unità di crisi è stata riconvocata per venerdì 26 marzo, alle ore 10.30.

 

 

 

 

 

 

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