S’indebita per pagare gli studi al figlio, due arresti per usura a Cosenza

COSENZA. Due cugini cosentini, di 50 e 48 anni, accusati dei reati di usura aggravata dallo stato di bisogno e di estorsione, sono stati arrestati dai Carabinieri della compagnia Carabinieri di Rende che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta dalla locale procura. L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, un uomo di 49anni di Cosenza che si era indebitato per poter pagare al figlio un corso di formazione professionale nel nord Italia. Non riuscendo ad affrontare le spese per il mantenimento della famiglia, l’uomo si è rivolto a dei conoscenti che si sono offerti di prestargli la somma di 3.500 euro pattuendo l’incredibile tasso usurario di 500 euro al mese. Questo non ha fatto altro che peggiorare la già grave situazione economica della vittima, alla quale è stata anche tolta l’autovettura come garanzia per il saldo del debito. Disperato, il 49enne ha, infine, deciso di rivolgersi al comandante della stazione dei Carabinieri di Rende che lo ha convinto a denunciare i fatti. Immediatamente sono scattate le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza. In breve tempo, l’attività investigativa svolta avrebbe permesso di riscontrare pienamente quanto denunciato dalla vittima e acquisire elementi di prova a carico dei due cugini cosentini, entrambi colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Cosenza. Gli arrestati sono i cugini Roberto e Francesco Citro. Avrebbero preteso, per un prestito di 3500 euro, 500 euro al mese di interessi. Ma la vittima, quando ha denunciato tutto ai carabinieri, ha portato agli inquirenti anche la registrazione di una conversazione, alla quale si sono poi aggiunte delle intercettazioni telefoniche eseguite dai militari. Il prestito era stato contratto nel settembre scorso e la vittima sarebbe stata invitata a diversi incontri per la restituzione del denaro, ricevendo anche molte minacce.