Usura, don Ciotti: “De Masi risarcito o Libera chiude i conti correnti bancari”

Usura, don Ciotti: “De Masi risarcito o Libera chiude i conti correnti bancari”

GIOIA TAURO. “Se le banche coinvolte nel caso De Masi non rispetteranno quanto stabilito dalla magistratura, tutti gli uomini e le donne di Libera ritireranno i propri conti correnti da questi istituti bancari”. Lo ha detto don Luigi Ciotti ai lavoratori dell’ azienda De Masi Costruzioni incontrandoli nel capannone dell’area industriale di Gioia Tauro dove stanno attuando lo sciopero della fame. L’imprenditore Antonino De Masi, più volte minacciato dalla ‘ndrangheta, ha annunciato la chiusura delle proprie aziende per mancanza di liquidità dopo le denunce contro numerosi istituti di credito per usura. Istituti che ancora non lo hanno risarcito così come deciso dalla magistratura. Nel corso della manifestazione è intervenuto telefonicamente anche il segretario nazionale della Fiom Cgil Maurizio Landini che ha annunciato la convocazione del sindacato al tavolo romano sulla vertenza De Masi fissato per giovedì prossimo. Don Ciotti ha voluto ancora una volta dimostrare la sua vicinanza all’azienda De Masi con la quale “da dieci anni stiamo percorrendo un cammino comune. Qui è in gioco la libertà e la dignità di un popolo intero. Io sono un piccolo uomo – ha detto – e un sacerdote e sono convinto che la Chiesa deve stare al fianco di chi soffre e di chi lotta per la propria libertà e per la propria dignità”. Il presidente di Libera ha invitato quindi i lavoratori a sospendere lo sciopero della fame in vista dell’incontro programmato dal Governo al Ministero dello Sviluppo economico che avrà luogo giovedì prossimo. “Speriamo – ha detto ai lavoratori – che da quel tavolo esca la soluzione ai vostri problemi. Se così non fosse anch’io e Libera torneremo qui e faremo insieme a voi lo sciopero della fame”. Don Ciotti ha ricordato l’importanza di un lavoro legale nell’area industriale di Gioia Tauro e riprendendo le vicende della De Masi Costruzioni ha ribadito che uno dei problemi di questo Paese “è un certo tipo di sistema legale che si comporta illegalmente”. Parlando più specificatamente del ruolo delle mafie “che sta crescendo”, don Ciotti ha detto “basta a Cosa Nostra, alla Camorra e alla ‘Ndrangheta”.

 

 

 

 

 

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