Università, scoperchiato il “vaso di Pandora”: innescata una rincorsa di tipo campanilistico

Università, scoperchiato il “vaso di Pandora”: innescata una rincorsa di tipo campanilistico

Gli effetti a catena prodotti dall’annunciata istituzione della facoltà di Medicina all’Unical non si fermano. Mercoledì il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, nell’introdurre l’incontro con la città che si è tenuto nella Sala Concerti a Palazzo De Nobili, gremita come mai prima d’ora, aveva profetizzato il meccanismo che poteva ragionevolmente innescarsi. “Delle due l’una, ha detto Fiorita, o si mantengono le peculiarità rispettate reciprocamente per decenni oppure si rivede l’intero sistema dell’alta formazione universitaria in Calabria. E quindi giustamente Catanzaro potrà varare corsi di Ingegneria, Reggio ambirà ad un’altra Medicina, Vibo ha già chiesto Scienze Turistiche e Crotone di sicuro non resterà indietro. Chi ha scoperchiato il vaso lo richiuda e torniamo a ragionare collettivamente”. E in effetti la “profezia” di Fiorita ha trovato subito un riscontro perché in un post su Facebook il consigliere regionale del Gruppo misto – Liberamente progressisti, Antonio Lo Schiavo ha sottolineato che “il tema della redistribuzione dell’offerta universitaria calabrese non può riguardare solo le città di Catanzaro e di Cosenza. È il momento giusto per affrontare il tema della ridistribuzione dell’offerta formativa universitaria su tutto il territorio calabrese. Ci sono -ha aggiunto- alcune zone della Calabria, penso ad esempio alla provincia di Crotone e a quella di Vibo Valentia, che sono totalmente escluse da ogni facoltà universitaria o corso di specializzazione”. Intanto si alza il livello dello scontro tra il Comune di Catanzaro e la Regione. La Giunta comunale ha deciso di impugnare davanti al Tar due decreti adottati dal presidente della Regione Roberto Occhiuto nella sua qualità di commissario della sanità calabrese: il primo è il decreto con cui è stato approvato il Programma operativo 2022-25 che prevede la necessità del Dpcm per il riconoscimento dell’azienda “Mater Domini” quale azienda ospedaliera universitaria e il secondo è il decreto della sottoscrizione del protocollo con l’Università della Calabria per l’attivazione di alcune attività all’ospedale Annunziata di Cosenza. La motivazione addotta dalla Giunta Fiorita per impugnare i due decreti è che -si legge nella delibera comunale- “si ritiene sussistente l’interesse del Comune di Catanzaro -quale titolare di una posizione differenziata e qualificata- al fine di contestare in via autonoma le scelte compiute dalla Regione Calabria in materia sanitaria”.

 

 

 

 

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