Un sacerdote ed un ex maresciallo dei CC rinviati a giudizio per associazione mafiosa

Un sacerdote ed un ex maresciallo dei CC rinviati a giudizio per associazione mafiosa

CATANZARO. Il giudice distrettuale dell’udienza preliminare di Catanzaro ha rinviato a giudizio Salvatore Santaguida, ex parroco di Stefanaconi, indagato per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso insieme all’ex comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Onofrio, il maresciallo Sebastiano Cannizzaro, nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro la cosca Patania di Stefanaconi denominata “Romanzo criminale”. La posizione del sacerdote – che la Curia ha allontanato dalla parrocchia in via “precauzionale” all’epoca in cui si è venuti a conoscenza delle indagini – era stata stralciata rispetto a quelle dei coindagati coinvolti nella medesima inchiesta a causa di difetti nelle notifiche, ma a seguito del rinvio a giudizio sarà riunita alle posizioni delle altre 13 persone già mandate sotto processo il 13 marzo – i fratelli Salvatore, Saverio, Giuseppe, Nazzareno, Andrea e Bruno Patania; la loro madre, Giuseppina Iacopetta, ritenuta al vertice della cosca dopo l’uccisione del marito, il boss Fortunato Patania durante la faida con i Piscopisani; Cosimo e Caterina Caglioti; Nicola Figliuzzi; Cristian Loielo; Alessandro Bartalotta; Francesco Lo Preiato; e l’ex maresciallo Cannizzaro, il militare accusato di concorso esterno perché avrebbe agevolato il clan Patania, che da pochi giorni è tornato in libertà dopo quasi un anno di custodia cautelare in carcere -. Per tutti il dibattimento avrà inizio l’8 giugno nell’aula bunker di Vibo Valentia (nel collegio difensivo, fra gli altri, gli avvocati Antonio Lomonaco, Sergio Rotundo, Casuscelli, Gregorio Viscomi, Francesco Sabatino, Gianfranco Giunta), mentre sono ancora in corso i giudizi abbreviati chiesti da altre 7 accusati – Antonio Sposato, Toni Mazzeo, Rosalino Pititto, Daniele Bono (collaboratore di giustizia), Alex Loielo, Damiano Caglioti e Riccardo Cellura. Nel procedimento sono costituiti parte civile il Comune di Stefanaconi, la Provincia di Vibo, Sos Impresa e un’azienda.

 

 

 

 

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