Detenuto suicida nel carcere di Vibo: i Radicali gridano basta a una “vera strage di Stato”

VIBO VALENTIA/ Un detenuto nel carcere di Vibo Valentia si è suicidato la notte scorsa. L’uomo, di nazionalità straniera, secondo quanto riferisce, si è impiccato nella cella in cui era ristretto insieme a un’altra persona ed è stato trovato da un agente durante il giro di controllo. Nonostante l’immediato intervento non è stato possibile salvargli la vita. “Ricordiamo -affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale- che ogni anno la polizia penitenziaria salva la vita a circa 1700 detenuti che tentano il suicidio. Eventi di questo tipo, il più delle volte, costituiscono un trauma difficile da superare anche per il personale di polizia penitenziaria che si trova ad operare nell’immediatezza, per cui si chiede all’amministrazione di intervenire con un adeguato supporto psicologico”. “Un detenuto straniero si è impiccato questa notte al carcere di Vibo Valentia. Abbiamo superato quota 30 persone recluse che da inizio 2024 si sono tolte la vita, a cui si aggiungono anche tre agenti di Polizia Penitenziaria. Noi radicali vogliamo ribadirlo chiaramente rivolgendoci direttamente al Governo: se non agite ora, sarete a tutti gli effetti complici di una strage di Stato. E quando diciamo agire, non intendiamo varare manovre spot che nei fatti non cambiano nulla, ma interventi strutturali incardinati in una riforma complessiva che miri allo smantellamento del carcere, uno strumento che con il 70% di recidiva ha fallito”. Lo dichiara in una nota Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali Italiani.