La Uiltec ha incontrato il governatore Occhiuto: “Aprire un confronto sul servizio idrico”
“Dopo l’incontro tra le confederazioni regionali e il Presidente della Regione Calabria, Occhiuto, occorre aprire con urgenza il confronto sul servizio idrico calabrese”. A dirlo è Il segretario generale della Uiltec Calabria, Vincenzo Celi.
“La pubblicazione del bando da 313 milioni di euro – spiega – da parte del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e gestite dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, a breve scadenza, ha messo a nudo tutti i ritardi accumulati dai governi regionali che si sono succeduti negli anni, incapaci di affrontare con la determinazione che i ritardi del sistema idrico regionale ed il gap rispetto al resto del Paese richiedevano. Un rilancio quello del servizio idrico calabrese che – afferma il sindacalista – non può che essere legato ad una definitiva assunzione di responsabilità sul futuro dei lavoratori di Sorical, bacino di know how, professionalità ed esperienza. Non ci appassiona il dibattito politico sul futuro di questa società. Vorremmo capire se, a regime, l’idea del neo Governatore rispetto alla società di gestione delle risorse idriche calabresi, sia in linea con le linee di indirizzo politico tracciate dal precedente governo regionale”.
Quello che interessa comprendere, sostiene Celi, “prendendo atto dell’accelerazione impressa verso l’individuazione del soggetto gestore finalizzata a non perdere i finanziamenti europei, è l’individuazione del soggetto gestore e, soprattutto, la determinazione dei meccanismi che dovrebbero soprassedere al passaggio al gestore unico di tutte le gestioni del sistema idrico operative in Calabria. La proposta avanzata dal Presidente Occhiuto al Presidente dell’autorità idrica Calabria avv. Marcello Manna di individuare a spron battuto una società a cui affidare temporaneamente la gestione del servizio idrico, è un fatto nuovo e certamente rilevante. Perdere le importanti risorse che il bando ministeriale destina alla Calabria – aggiunge – è uno di quei rischi che la Regione Calabria, il servizio idrico regionale, i cittadini e le imprese calabresi, non possono permettersi di correre. Siamo convinti che la soluzione tampone individuata in relazione al soggetto gestore del SII seppur porti con sé l’indiscutibile traguardo di non disperdere le risorse europee legate al PNRR, è un intervento emergenziale che necessita di essere approfondito per individuare una soluzione definitiva e finale”.
Per la Calabria, dice Celi, è arrivato il momento di avere atti concreti e risolutivi, determinati e coraggiosi, senza “fughe in avanti”, che presuppongono una seria assunzione di responsabilità. Il tempo dei proclami politici è terminato. Lo stato delle infrastrutture, i ritardi del servizio idrico rispetto al resto del Paese, non ammettono alcun tentennamento”.
“Per questo – sottolinea – chiediamo al Presidente Occhiuto di convocare con urgenza un tavolo con tutti i soggetti interessati con il coinvolgimento delle parti sociali. Convinti come siamo che la ripresa economica e sociale, la sostenibilità ambientale della Calabria siano dipendenti dalle scelte che si compiono sul tema del riordino del servizio idrico. La Calabria che non ci si aspetta passa attraverso scelte che non sono più procrastinabili, tra le quali vi è certamente quella sul destino del servizio idrico integrato calabrese. Non sfugge a noi, poi, – afferma – quanto sia necessario avviare una discussione complessiva sulle politiche industriali di questa regione, politiche che siano fondate anche sull’utilizzo di una risorsa naturale che la Calabria porta in dote, qual è quella rappresentata dall’acqua. Un bene prezioso – conclude – che, se utilizzato attraverso una seria progettualità, può essere considerato non solo come servizio essenziale verso la cittadinanza ma come materia prima su cui fondare la ripresa economica della nostra regione”.