Truffa corsi legalità, Nesci: “Governo vigili su fondi europei”

Truffa corsi legalità, Nesci: “Governo vigili su fondi europei”

CATANZARO. “Basta con l’ipocrisia, le speculazioni e le truffe sulla legalità. Mai più fiumi di denaro pubblico per progetti fasulli sull’emancipazione dalla ‘ndrangheta, che in Calabria hanno reso affari e fortune”. Lo afferma, in una nota, la deputata M5S Dalila Nesci che sulla presunta truffa di fondi europei per corsi legalitari nelle scuole del Catanzarese scoperta dalla Guardia di finanza di Catanzaro, stamani ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia, dell’Interno e dello Sviluppo economico. “Negli ultimi anni – afferma la Nesci – l’azione della ‘ndrangheta in Calabria e fuori del territorio regionale è diventata molto più capillare e remunerativa, anche per la crescente penetrazione in istituzioni e amministrazioni pubbliche. L’imperiosa avanzata della ‘ndrangheta si deve a collusioni, affinità e non di rado coincidenze tra organizzazione criminale e potere pubblico, favorite da un tessuto culturale largamente debole. Per la promozione di messaggi legalitari le istituzioni hanno finora investito, in Calabria, risorse e mezzi, sostenendo iniziative di associazioni culturali che in alcuni casi si sono rivelate alquanto dubbie”. Dopo un elenco di rapporti fra criminalità e politica “che hanno toccato l’intero sistema dei partiti”, Nesci chiede ai ministri di sapere “quali iniziative intendano assumere per assicurare una più stringente vigilanza sull’utilizzo dei fondi europei in Calabria e, più in generale, sull’impiego di risorse pubbliche finalizzate a progetti educativi e formativi relativi alla cultura della legalità”.

 

 

 

desk desk