Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Trivelle, Parentela (M5s): “Governo chiarisca sue contraddizioni”

Trivelle, Parentela (M5s): “Governo chiarisca sue contraddizioni”

CATANZARO. “Il governo incespica nelle contraddizioni sulle trivellazioni in Calabria ed a farne le spese potrebbero essere l’ambiente, l’economia e la salute dei cittadini dell’alto ionio cosentino”. È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela che sull’argomento ha presentato un’interrogazione ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. “Sulla costa del comune di Cassano allo Jonio, nei pressi dei Laghi di Sibari – prosegue Parentela – nel giugno del 2014 il ministero dello Sviluppo economico aveva concesso alla società Appennine Energy Spa la creazione di un pozzo esplorativo previa procedura di Via. Tale autorizzazione è valida per 3 anni, ma le norme approvate successivamente, l’ultima delle quali presente nella legge di stabilità 2016, impedisce la ricerca e la coltivazione di idrocarburi nelle zone di mare poste entro dodici miglia dalle linee di costa lungo l’intero perimetro costiero nazionale. In pratica è ancora in vigore l’autorizzazione ad un pozzo esplorativo che non potrà successivamente dar vita ad una piattaforma di estrazione. L’ennesima contraddizione in termini dei governi a matrice Pd, che non sanno che pesci prendere sul tema delle trivellazioni. La risposta chiara, invece, il M5s ce l’ha ed è stata sottoposta a voto recentemente sulla piattaforma Rousseau: abbandono graduale delle fonti di energia fossile”. “Nella mia interrogazione – aggiunge il deputato di M5s – ho chiesto ai ministri interessati se non considerino inopportuno autorizzare la costruzione di un pozzo esplorativo lì dove non potrà, ai sensi della legge di stabilità, essere sfruttato l’eventuale giacimento scoperto anche in considerazione dei danni ai fondali e alla fauna marina, alle risorse paesaggistico – culturali e al turismo, visto che le aree in cui dovrebbero essere realizzate le attività di prospezione sono localizzate nei pressi di riserve naturali regionali e di siti di interesse comunitario e a ridosso del litorale che vanta specie di pregio naturalistico quali la tartaruga caretta e il giglio di mare, a due passi dal complesso turistico dei Laghi di Sibari e del Parco Archeologico”. “Non si può concedere – sostiene ancora Parentela – ad una società privata di devastare il territorio, soprattutto per mero fine di ricerca. Il governo faccia chiarezza interna sulle politiche energetiche che vuole perseguire e la Regione, attraverso l’assessore Rizzo e il Governatore Oliverio, si svegli dal lungo letargo sul tema e faccia seguire alle parole i fatti, nella speranza che gli interessi tutelati, per una volta, siano quelli dei cittadini calabresi e non quelle delle multinazionali del fossile”.

 

 

 

 

 

desk desk