Traffico droga e riciclaggio denaro, 18 arresti a Reggio Calabria (servizio RTC)

È in corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione dei carabinieri a Reggio Calabria ed in altre città italiane, coordinata dalla procura reggina, in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare a carico di 18 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di droga, riciclaggio e detenzione illegale di armi. Le indagini hanno accertato l’operatività di due organizzazioni criminali, una operante nel traffico di droga destinata al mercato del capoluogo calabrese, con predilezione per i locali della movida reggina, l’altra attiva nel riciclaggio dei proventi illeciti realizzati attraverso l’acquisizione fraudolenta delle credenziali di accesso da quasi 200 correntisti convinti di essere contattati dalla propria banca. Le due indagini sono accomunate dal sistema prevalente utilizzato per riciclare il denaro, attraverso terzi compiacenti (oltre 100 identificati) che, in cambio di piccole somme, mettevano a disposizione dell’organizzazione rapporti di conto corrente a proprio nome dove far confluire i proventi dello spaccio o indirizzare i bonifici disposti illegalmente.
I Carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito 18 arresti nell’ambito di due operazioni condotte contro due associazioni, una dedita al traffico di droga e l’altra dedita al riciclaggio del denaro provento di phishing ai danni di correntisti che sono stati indotti con raggiro a fornire le proprie credenziali di accesso. Per l’indagine “Random”, sono state arrestate 15 persone, 8 in carcere e 7 ai domiciliari, mentre 5 sono quelle finite in carcere nell’operazione “Fullones”. Due degli arrestati sono coinvolti in entrambe le operazioni. Sono 111 le persone coinvolte nell’indagine Fullones, quasi tutti reggine, che avrebbero messo a disposizione dell’organizzazione carte prepagate per poter prelevare il denaro che veniva sottratto all’estero dai conti correnti delle vittime, circa 200 per un danno economico totale pari ad almeno 171 mila euro. Un numero provvisorio che potrebbe aumentare e che si riferisce solo al periodo dell’indagine Fullones, dal nome latino con cui venivano appellati coloro che lavavano i tessuti nell’antica Roma. Una mega operazione di “lavaggio” di denaro illecito è quella scoperta dai Carabinieri, le cui indagini sono scattate dopo che una vittima si è vista decurtare in un sol colpo 9300 euro dal proprio conto corrente. Solitamente le somme sottratte erano inferiori, tutto era studiato nel dettaglio per non destare sospetti e ritardare il più possibile le indagini. Le vittime veniva adescate con email fraudolente, il fenomeno del “phishing”, con cui loro stessi cliccavano su un portale che credevano essere quello del proprio istituto di credito fornendo invece ai criminali le loro credenziali. Una volta avuto accesso ai conti, i criminali studiavano i movimenti, in modo da prelevare somme all’insaputa delle vittime, che spesso si accorgevano solo a fine mese degli ammanchi, o addirittura dopo qualche mese. Il denaro veniva “bonificato” a soggetti di Reggio Calabria che si presentavano subito agli sportelli automatici per prelevare le somme. Erano stati tutti istruiti a rispondere la stessa cosa nel caso di controlli delle forze dell’ordine: non sapevano come mai del denaro gli era stato accreditato, ma una volta disponibile lo avevano speso. Per tutti loro invece l’accusa ipotizzata dalla procura diretta dal procuratore capo Giovanni Bombardieri è di riciclaggio. L’altra indagine invece ha colpito un’organizzazione dedita al traffico di droga, marijuana, eroina e cocaina. La banda aveva individuato come base logistica un locale da ristrutturare e adibire a sala giochi, in pieno centro, vicino agli istituti scolastici d’inverno e ai locali della movida in estate.
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