Torna al Museo di Cassano allo Ionio l’Annunciazione di Negroni

Torna al Museo di Cassano allo Ionio l’Annunciazione di Negroni

CASSANO ALLO IONIO. Ritorna a Cassano allo Ionio, nel Museo diocesano, dopo 44 anni, l’Annunciazione, olio su tavola di Pietro Negroni, pittore di San Marco Argentano, vissuto tra il 1505 e il 1565. Lo riferisce, in una nota, la Diocesi di Cassano allo Ionio. L’opera, datata 1552, era custodita nella Chiesa San Francesco da Paola di Cassano ed è stata restaurata dalla Soprintendenza per i Beni artistici e storici della Calabria. La consegna avverrà domani, alle 17,30, dinanzi alla Basilica Cattedrale di Cassano, alla presenza del sindaco, Giovanni Papasso, e del vescovo, mons. Francesco Savino. Per il presule il ritorno dell’opera d’arte “è un invito a rendersi conto che è l’estetica che conduce all’etica, la ricerca della bellezza come armonia di forma e contenuto, che può aiutarci a rendere la vita più buona”. Pietro Negroni nacque, secondo alcune fonti, a San Marco Argentano. Entrò a Napoli nella bottega del suo conterraneo Marco Cardisco e subì l’influenza di Polidoro da Caravaggio. A Napoli, lo “Zingarello” così, soprannominato per il suo aspetto fisico, fu incaricato di preparare le coreografie per l’arrivo in città dell’imperatore Carlo V. Molte opere sono sparse tra Campania, Sicilia e soprattutto Calabria, ed in quest’ultima regione, in particolare, in diverse chiese di Cosenza, Castrovillari e Cassano allo Ionio. “L’opera che rientra nel Museo diocesano, gestito dalla cooperativa Mubac – è detto nella nota – era ubicata al primo altare destro della chiesa di San Francesco da Paola di Cassano e raffigura l’Annunciazione nel classico scenario architettonico. Non mancano le simbologie attinenti al periodo manieristico con richiami agli stilemi artistici di Raffaello. Il restauro è consistito in un intervento completo che ha riguardato sia la parte strutturale che quella pittorica. L’opera, deteriorata dal clima al quale era esposta, aveva subito notevoli danni, con sollevamento della pellicola pittorica. È stato realizzato anche un nuovo telaio”.

 

 

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