Terremoto, Corbelli: “Nostro container bloccato da 3 giorni”

COSENZA. Il responsabile del Movimento Diritti Civili e delegato, per l’Ufficio del capo di Gabinetto del Presidente della Regione, per la promozione e tutela dei diritti umani, Franco Corbelli, in una nota, denuncia “ritardi e disorganizzazione negli aiuti alle popolazioni terremotate” e cita a questo proposito “l’esempio del primo container della Protezione civile calabrese, che da tre giorni aspetta il via libera per poter essere, a bordo di un tir, subito trasportato nelle regioni colpite dal sisma e messo a disposizione di quegli allevatori, che, dopo aver perso la casa, distrutta dal sisma, chiedevano, con grande dignità, solo uno di questi container per poter rimanere vicino alle loro stalle e ai loro animali, che non vogliono assolutamente abbandonare”. “Purtroppo – afferma Corbelli – dal centro di coordinamento delle regioni terremotate, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non è ancora arrivata la risposta alla comunicazione della Protezione civile calabrese, inoltrata ufficialmente lunedì a mezzogiorno oltre che a Rieti anche alla Commissione di Trento. Funzionano, purtroppo, in questo modo, così confuso e disorganizzato, i soccorsi. Mentre gli allevatori continuano, la notte, a restare e dormire all’addiaccio, in situazioni, adesso con l’arrivo del maltempo e dell’inverno, di forte disagio e grande sofferenza, mentre, come ha riportato la stampa, una famiglia di nove persone (tra cui un anziana donna, malata di cuore!) vive addirittura in un camion frigorifero, un primo dignitoso container pronto per essere trasportato e messo immediatamente a disposizione di questi terremotati resta, da tre giorni, fermo in Calabria, a Germaneto, nella sede della Protezione civile regionale, perché ancora non è arrivato il via libera dal centro di coordinamento di Rieti. Anche questa mattina la Protezione Civile calabrese, con cui ho parlato e sono, insieme al capo di Gabinetto, Gaetano Pignanelli, in costante contatto, ed io personalmente abbiamo fatto presente al centro di coordinamento delle regioni terremotate di avere l’unità mobile pronta a partire. Ma non possiamo far muovere il container se non arriva il via libera da Rieti. Non basta dare solidarietà concreta, come ha subito fatto, anche in questo occasione, la Calabria se poi chi deve raccogliere questi aiuti non li coordina e non li richiede con la necessaria tempestività. Anche per promuovere queste iniziative umanitarie bisogna purtroppo lottare contro un’assurda burocrazia”. “Mi auguro – conclude Corbelli – che l’incresciosa situazione si possa, già nelle prossime ore, sbloccare e quel tir con un primo container della Protezione civile calabrese possa raggiungere subito le zone terremotate e alleviare così la sofferenza di qualche famiglia rimasta senza una casa”.