Tasse, a Catanzaro il costo medio della Tasi è fra i più bassi d’Italia
Mentre si avvicina l’appuntamento per il saldo delle imposte che gravano sulle abitazioni (entro il 16 dicembre sia per l’Imu sugli immobili diversi da abitazione principale, sia per la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili), il virtuosismo del Comune di Catanzaro in materia di tasse è confermato anche dall’ultimo studio condotto dal Servizio Politiche territoriali della UIL. Il primato di Catanzaro fra i Comuni che hanno applicato la tassazione più bassa viene comprovato dalla UIL che ha reso noti i risultati di un’approfondita analisi sui 105 Capoluoghi di Provincia. Se si escludono Ragusa e Olbia (uniche a “Tasi zero”), Catanzaro compare fra le città con il costo medio della Tasi (57 euro) fra i più bassi d’Italia. Il costo maggiore in valori assoluti, secondo la UIL, si registra a Torino con 403 euro medi a famiglia; a Roma, invece, si pagheranno 391 euro medi; a Siena 356 euro; a Firenze 346 euro; a Genova 345 euro; a Bari 338 euro; a Bologna 331 euro; a Foggia 326 euro; a Como 321 euro; ad Ancona 318 euro. Il costo minore si ha invece a Treviso (13 euro medi), ad Asti (19 euro), Trento (37 euro). Ascoli Piceno (46 euro), Catanzaro (57 euro), Cesena (60 euro). Anche la differenza Tasi-Imu 2012 , sempre secondo l’analisi della UIL, premia il capoluogo calabrese. Catanzaro risulta essere la città in cui si risparmierà la cifra più elevata, ben 405 euro, rispetto all’Imu versato nel 2012. In molte città italiane, i cittadini spenderanno molto di più rispetto all’IMU 2012: a Vercelli, 187 euro in più ; a Mantova 181 euro in più; a Bari, Latina, Prato e Isernia 162 euro in più, a Venezia 80 euro in più; a Firenze 67 euro in più; a Milano 61 euro in più ; a Bologna 52 euro in più. Oltre a Catanzaro, anche a Treviso sarà possibile risparmiare 302 euro rispetto all’Imu 2012 , a Caserta 241 euro, a Roma con la TASI si possono risparmiare 145 euro medi rispetto all’IMU; a Torino 109 euro; a Palermo 86 euro; a Genova 74 euro. Per quanto riguarda le aliquote delle Tasi, fatta sempre eccezione per Olbia e Ragusa, Catanzaro, con un’aliquota dell’1,20 per mille, occupa gli ultimissimi posti di una graduatoria che vede 35 città (1/3 del totale) con un’aliquota del 3,3 per mille (fra queste, Ancona, Arezzo, Biella, Bologna, Cremona, Firenze, Ferrara, Genova, La Spezia, Napoli, Catania, Bari, Perugia, Carrara, Como, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Torino); altre 6 con un’aliquota tra il 3 e il 3,2 per mille (Bergamo, Pescara, Lecco, Siena, Lodi, Modena); Venezia ha scelto il 2,9 per mille; Palermo ha scelto il 2,89 per mille; 38 città l’aliquota del 2,5 per mille (tra cui Roma, Milano, Brescia, Reggio Calabria, Verona); altre 6 città sono tra il 2 e il 2,4 per mille. Nei mesi scorsi erano stati l’Ufficio studi della CGIA di Mestre (Associazione artigiani e piccole imprese) e il Caf Acli a giungere ai medesimi risultati, mettendo in evidenza la “vicinanza” del Comune di Catanzaro ai suoi cittadini. La Cgia lo aveva fatto prendendo in considerazione alcuni Comuni, capoluogo di regione (Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino, Trieste, Venezia), dopo aver calcolato il prelievo che una famiglia tipo di tre persone dovrà subire quest’anno per onorare il pagamento della Tari (la nuova tassa sui rifiuti), della Tasi (il tributo sui servizi indivisibili) e dell’addizionale comunale Irpef . L’analisi del Caf Acli su 4mila Comuni italiani, pubblicata sul Sole 24 Ore nel mese di settembre, aveva rivelato come Palazzo De Nobili, applicando la Tasi sulla prima casa con un’aliquota dell’1,20 per mille, avesse mantenuto al minimo la tassazione. “Le varie indagini condotte a livello nazionale – ha sottolineato il sindaco Sergio Abramo – confermano che le tasse applicate dal Comune di Catanzaro sono tra le più basse d’Italia. E’ un risultato non trascurabile se si considera che la nostra Amministrazione deve fare i conti con pesanti tagli da parte dello Stato. Le nostre scelte hanno mirato a un contenimento dei costi per stare vicino in modo particolare alle fasce deboli della popolazione che, in questo momento, vivono disagi economici spesso gravi. Siamo riusciti, con un’accorta politica finanziaria, a rimettere in moto la macchina comunale, a risanare i conti e a pagare tutti i debiti senza incidere sulle tasche delle famiglie. Questa, per me, rappresenta una vera e propria scommessa vinta che indica come si possa amministrare bene la cosa pubblica tant’è che il nostro agire politico ci ha consentito di rientrare nel patto di stabilità nel primo anno di amministrazione e di rispettarlo nel secondo. Tutto questo garantendo ai cittadini la continuità dei servizi senza gravare sulle loro tasche. Anche nel campo della cultura, ad esempio. Si pensi agli spettacoli e agli appuntamenti culturali che si sono vissuti nella nostra città in questi mesi. In un momento in cui la cultura risulta fortemente compromessa anche nelle grandi città d’Italia con la chiusura di importanti teatri, Catanzaro si rende palcoscenico di grandi ospiti internazionali come Patti Smith, che sarà il protagonista del Teatro Politeama nella serata del 10 dicembre, ma anche di tanti altri personaggi di spicco della cultura, della musica e del cinema che hanno animato la vita culturale del Capoluogo nelle ultime settimane”.