Aperto l’anno giudiziario del Tar Calabria. Il presidente Pennetti: “200 ricorsi in meno rispetto al 2021”
CATANZARO/ “Dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare di più, meglio e in tempi ancora più brevi. Questo Tar ha magistrati validissimi e un foro che sollecita e stimola, ma se vogliamo mantenere un trend che soddisfi la gente, dobbiamo avere qualche magistrato in più”. Lo ha detto il presidente del Tribunale amministrativo regionale, Giancarlo Pennetti, incontrando i giornalisti prima dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Dalla relazione – ha aggiunto Pennetti – emerge un quadro in chiaroscuro. Per un verso prosegue l’iter di ripresa del calo dei ricorsi legata anche alla vicenda pandemica, ma, nello stesso tempo, permane un gap che ancora sembra collegarci a quel periodo. C’è un calo di ricorsi, circa 200 in meno in ingresso, nel 2022 rispetto al 2021. E pensiamo che sia legato all’aumento del costo della vita e alla spirale inflazionistica nel 2022 a causa di Omicron e della guerra, per l’aumento dei costi energetici e del costo della vita, con il conseguenziale impatto sulle famiglie. E questo vale soprattutto in Calabria, dove c’è un reddito pro capite più basso, ed i fattori di stimolo della ripresa economica, compreso quello del Pnrr, in qualche caso arrancano”. “Calano – ha detto ancora il presidente del Tar – i ricorsi in materia di appalti. Spesso non sono cali drammatici, ma sono percepibili come significativi. Le interdittive antimafia sono sempre numerose, anche se in diminuzione. Continuiamo ad intaccare e ridurre l’arretrato, nonostante l’organico non sia completo. Tra prima e seconda sezione abbiamo sette magistrati, ma dovrebbero essere 12. Io sto chiedendo da molto tempo almeno tre magistrati. E’ un sistema che non può andare avanti, così, evidentemente. Ciò nondimeno l’arretrato lo abbiamo intaccato considerevolmente perché lo scorso anno, nel quadro del Pnrr, è partita la possibilità di smaltimento dell’arretrato, quello pendente al 31 dicembre 2019, quello più vecchio. La prima sezione aveva questo tipo di arretrato e ne abbiamo approfittato, eliminandone con cinque udienze da remoto gran parte. Oltre 400 ricorsi sono stati esaminati e definiti e ne sono rimasti solo 220-230”. Pennetti ha anche sottolineato che in Calabria “c’è una tendenza al miglioramento degli atti amministrativi, qualche volta contraddetta da situazioni magari anche determinate dall’affanno di enti con poco personale. Certi dati vanno chiaramente sempre letti in controluce perché si rischia di essere anche ingiusti nel giudizio, l’importante è che si vada sempre per il meglio”. Il presidente Pennetti ha anche ricordato Franco Frattini, già ministro e presidente del Consiglio di Stato, scomparso nel dicembre scorso. “Un sentiero troppo presto interrotto quello del presidente Frattini, di cui tuttavia si poteva intravederne, in fieri, la meta. Finché ha potuto Franco Frattini -il magistrato, il giurista, l’uomo- quel sentiero lo ha percorso con coerenza e dedizione. Su quel sentiero noi proseguiremo il cammino. Ricordandolo”, ha detto Pennetti.