Sulla riforma della Giustizia primo accordo tra Pd e M5s

Sulla riforma della Giustizia primo accordo tra Pd e M5s

Varare con una legge delega in Parlamento una riforma della giustizia “en-tro il 31 dicembre” e dimezzare i tempi di tutti i processi con un tetto massimo per quelli penali di 4 anni ed uno me-dio, sempre di 4 anni, per quelli civili. Sono questi alcuni degli obiettivi della riforma della giustizia annunciati dal ministro Alfonso Bonafede sui quali sarebbe stata trovata un’intesa nel vertice di Palazzo Chigi tra il premier Conte, il Guardasigilli e il vicepresidente del Pd Andrea Orlando. “Stiamo rivoluzionando la giustizia italiana”, assicura Bonafede al termine del vertice.  “Abbiamo condiviso l’impianto e gli strumenti per arrivare rapidamente ad un netto miglioramento del processo civile e penale anche sotto il profilo dei tempi”.  E sempre nel corso dell’incontro, incalza Orlando, “abbiamo convenuto sulla necessità di una radicale riforma del Csm”. Unico “punto di divergenza”, sottolinea Bonafede, “resta il sorteggio per il Csm. Un pun-to che dovrà essere approfondito”. E sempre per quanto riguarda Palazzo dei Marescialli, osserva il numero uno di Via Arenula, “occorre spezzare i le-gami tra politica e magistratura e combatterli per estirpare tutte le degenerazioni delle correnti della magistratura. Ho già cominciato a lavorare per avere norme molto rigide che impediranno sia la degenerazione delle correnti sia i legami tra politica e magistratura”.  “Preoccupato” per i contenuti dell’intesa si dice, invece, il responsabile Giu-stizia di FI Enrico Costa: “Bonafede e Orlando, infatti, sono già responsabili “in concorso” di aver colpito a morte l’istituto della prescrizione. Il primo lo ha indebolito più volte, il secondo gli ha dato il colpo di grazia”.

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