Orrico (M5S) a Catanzaro: “Occorre impegno. C’è molto da fare per il Sud”

“Già tutto questo per me è nuovissimo…”. Ha esordito così il sottosegretario ai Beni culturali, Anna Laura Orrico (M5S), alla sua prima uscita pubblica in Calabria, la sua regione, rivolgendosi alla calca di telecamere, microfoni, flash e registratori degli operatori tv e web e dei giornalisti che l’hanno accolta a Catanzaro, dove ha partecipato a un’iniziativa organizzata dalla Slc Cgil e dalla Cgil Area Vasta. Intervistata dai cronisti, Orrico ha parlato dei suoi obiettivi da sottosegretario ai Beni culturali, esprimendo in primo luogo “grande soddisfazione, perché – ha aggiunto – non me lo aspettavo essendo anche alla prima esperienza come parlamentare”. Si è poi detta “molto orgogliosa” per il suo incarico governativo, rivelando di “avvertire una grande responsabilità: l’essere l’unica calabrese significa anche portare avanti le istanze di questa bellissima regione e provare anche a dare un’immagine diversa di questa regione, immagine che spesso la politica non è stata in grado di dare. Spero – ha sostenuto il sottosegretario M5S ai Beni culturali – di essere all’altezza del compito, farò del mio meglio per non disattendere le aspettative dei calabresi”. Con riferimento al settore di sua competenza, Orrico ha precisato che “c’è tanto lavoro da fare, soprattutto nelle regioni del Sud e in regioni come la Calabria, nella quale a oggi non esiste una visione chiara di quale possa essere lo sviluppo culturale e quindi anche le ricadute economiche e sociali di un settore così importante. Abbiamo un grandissimo patrimonio, fatto di beni culturali, archeologici, architettonici ma anche patrimoni intangibili come le minoranze linguistiche, che – ha evidenziato il sottosegretario meritano di essere valorizzati e trasformati in opportunità di impresa, opportunità occupazioni e opportunità per costruire un brand diverso della nostra regione, e quindi una narrazione differente”.
Poi ha osservato: “Se penso ai dati del Pon Cultura e Turismo, che si sta per chiudere, e guardo ai dati per la Calabria, vedo che c’è stato un bassissimo utilizzo di questi fondi, destinati soprattutto alla creazione di nuove attività all’interno dell’industria culturale, creativa e anche turistica. Questo – ha spiegato – dimostra non che mancano i finanziamenti ma che non c’è un’adeguata gestione di questi finanziamenti, non c’è un adeguato trasferimento di competenze alle comunità e ai giovani per poter percepire questi finanziamenti, renderli sostenibili e moltiplicarli nel tempo. Quindi, c’è tanto da lavorare, c’è da sviluppare una visione strategica sulla cultura e sul turismo per la Calabria. Io – ha concluso il sottosegretario – sono ovviamente a disposizione e tutto il mio lavoro metterà la Calabria al primo posto, del resto mi sono candidata soprattutto per questo motivo”.
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