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Sud, Ferro (FI): “Da Renzi promesse da marinaio e libro dei sogni”

Sud, Ferro (FI): “Da Renzi promesse da marinaio e libro dei sogni”

CATANZARO. “Le linee guida del Masterplan per il Mezzogiorno, pubblicate sul sito del Governo, confermano come il presidente del Consiglio non sappia rinunciare alla tentazione della facile propaganda”. Lo afferma la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro. “Il documento pubblicato – aggiunge contiene le ennesime frottole che questo governo, pur nella consapevolezza di raccontare banalità e luoghi comuni, continua a propinarci offendendo l’intelligenza di tutti i meridionali. Eppure, subito dopo l’allarme lanciato da Svimez sull’arretratezza del Mezzogiorno d’Italia, Renzi, i primi di agosto, aveva fatto l’ennesima promessa da marinaio: a settembre il piano per il Sud perché non è il Sud ad aver bisogno dell’Italia, ma l’Italia ad aver bisogno del Sud. Il problema non è il mancato rispetto della data di settembre, il problema è che il Masterplan per il Mezzogiorno non c’è. Il governo ha predisposto e pubblicato solo le “linee guida”, un vero e proprio libro dei sogni, fumoso e privo di contenuti reali, la cui definizione è rinviata, come di consueto, a data da destinarsi. Basta sfogliare le poche righe introduttive per scorgere la “confessione” del governo: le proposte che seguono introducono il Masterplan fornendo, senza la pretesa di essere esaustive, il quadro di riferimento entro cui si collocheranno 15 Patti per il Sud”. “Tutto, dunque – dice ancora l’esponente di FI – è rimandato alla stesura dei 15 Patti per il Sud (uno per ognuna delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e uno per ognuna delle 7 Città Metropolitane Napoli, Bari, Taranto, Reggio Calabria, Palermo, Catania, Cagliari), per i quali il Governo si sarebbe già attivato, pur se dalle linee guida non è dato di conoscere quando e come. Anzi, e ciò appare ancora più grave, il “come” sembra già delineato in una sorta di commissariamento del Governo sui fondi comunitari. Siamo ancora una volta costretti a prendere atto della incapacità del Governo di affrontare la questione meridionale dato che un Masterplan che si rispetti deve somigliare ad un piano Marshall per il Sud capace di rimediare al fallimento di decenni di politiche incentrate sulla dimensione della gestione clientelare delle risorse. E, ancora di più, il governo italiano dovrebbe impegnare tutta la sua energia e tutta la sua residua credibilità per far si che le Regioni spendano al meglio le risorse comunitarie senza dispersioni a pioggia di tipo “elettoralistico”. È impensabile distribuire a pioggia le risorse senza un progetto strategico complessivo di infrastrutturazione del Mezzogiorno nella sua interezza, a partire dalla Calabria che rappresenta il Mezzogiorno del Sud. Si tratta di acquisire la consapevolezza che il Mezzogiorno d’Italia è una grande risorsa, una vasta area omogenea i cui problemi possono essere risolti su scala nazionale e nella quale la Calabria assume un ruolo strategico. Solo se il governo raggiungerà la consapevolezza che il Sud e la Calabria non sono soltanto un bacino dove raccogliere voti – conclude la Ferro – sarà possibile iniziare una vitale ed urgente inversione di tendenza indirizzata ad una nuova Unità d’Italia. Noi calabresi siamo pronti a raccogliere la sfida”.

 

 

 

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