Diabete, studio della Umg di Catanzaro sulla prestigiosa rivista “Theranostics”

Diabete, studio della Umg di Catanzaro sulla prestigiosa rivista “Theranostics”

CATANZARO/ La rivista Theranostics ha pubblicato un lavoro scientifico condotto nei dipartimenti di Scienze della Salute e di medicina sperimentale e clinica dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro, sul ruolo dei biosensori del glucosio nella pratica clinica. Lo riferisce un comunicato dell’ateneo calabrese. “Il diabete mellito è una malattia cronica – è detto nel comunicato – che nel nostro Paese affligge 5-6 milioni di individui. Il suo carattere distintivo è l’eccessiva quantità di zucchero (glucosio) nel sangue, che viene definita iperglicemia. Tale condizione impone il controllo frequente dei valori ematici di glucosio al fine di scongiurare le complicanze acute e croniche della malattia che sono assai invalidanti e hanno un impatto economico notevole, sia per il paziente che per la società. In questo ambito, da anni la ricerca si è orientata verso la messa a punto di dispositivi sempre più affidabili e poco invasivi per valutare i livelli di zucchero nei pazienti con diabete mellito, contribuendo, attraverso tali determinazioni, all’ottimizzazione del compenso glicometabolico e della terapia ipoglicemizzante”. “Lo studio, dal titolo ‘Glucose biosensors in clinical practice: principles, limits and perspectives of currently used devices’ (https://www.thno.org/v12p0493.htm) è frutto di un impegno congiunto – riporta il comunicato – condotto dalle unità di ricerca di Ingegneria Elettronica, Endocrinologia e Patologia Clinica (Salvatore Andrea Pullano, Marta Greco, Maria Giovanna Bianco, Daniela Foti, Antonio Brunetti, Antonino Secondo Fiorillo) e integra aspetti tecnologici e clinici nel campo dei dispositivi medici tecnologicamente avanzati per il rilevamento dei livelli di glucosio, proponendo una roadmap nel monitoraggio e nella gestione dei pazienti affetti dalle varie forme di diabete. In linea con i progressi in ingegneria e tecnologia biomedica, lo studio evidenzia, inoltre, il ruolo potenziale di altri fluidi biologici alternativi al sangue e meno invasivi (saliva, sudore, liquido lacrimale) per il monitoraggio futuro dei livelli di glucosio, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica, della multidisciplinarietà e dell’integrazione tra le diverse discipline nel miglioramento del follow-up e del trattamento dei pazienti diabetici”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Download PDF

desk desk