Spirlì a Paola: “San Francesco aiuti la Calabria”

Spirlì a Paola: “San Francesco aiuti la Calabria”

 

“Una giornata emozionante, commovente e nel ricordo di Jole Santelli. Una giornata di grande devozione nei confronti del Santo calabrese più conosciuto e amato nel mondo”. Lo ha detto a Paola il presidente della Regione, Nino Spirlì, in occasione dei festeggiamenti regionali in onore di San Francesco. Presenti anche gli assessori Fausto Orsomarso e Sandra Savaglio. “San Francesco -ha aggiunto Spirlì- è pietra e piuma, è quella roccia meravigliosa che è la nostra terra, resiliente da sempre, ma, nello stesso tempo, è quella piuma che è volata sulle acque dello Stretto per portare un messaggio di pace da una terra all’altra. Al nostro Santo, oggi, porgiamo una preghiera affinché ci aiuti a superare le onde di questa situazione sanitaria e ci porti, finalmente, in un lido sicuro. Sono convinto che, con la preghiera e l’aiuto di Dio, ci riusciremo”. “Come ogni anno e ancor di più stavolta -ha sottolineato l’assessore regionale Fausto Orsomarso-, si tratta di un momento di fede straordinario per tutti noi devoti al Santo patrono dei calabresi. È un momento di grande spiritualità: affidarsi al taumaturgo di Paola è importante per tutta la Calabria”. Spirlì, poi, ha anche acceso la lampada votiva ad olio, che poi arderà nel Santuario paolano per un anno intero. “Oggi vorrei anche ricordare Jole -ha detto ancora Nino Spirlì, emozionato- e per me è sempre difficile ripercorrere le stesse strade di questo grande amore fraterno che c’è stato tra lei e me”. Il riferimento è alla scomparsa della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, che l’anno scorso era presente a Paola. “Sono convinto e sicuro che lei oggi sia qui con noi -ha aggiunto Spirlì- per cui oggi resterò in questa chiesa un minuto in più a pregare per la sua anima”. Ad officiare la cerimonia religiosa Mons. Francesco Nolè, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, affiancato dall’ex Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, appartenente proprio all’Ordine dei Minimi, e dall’eparca di Lungro, Mons. Donato Oliverio. “La luce invocata dal Santo si deve trasformare non solo in splendore che ci indica la via ma anche in calore che ci riscalda il cuore, -ha detto mons. Nolè- e San Francesco parlava di questa “vampa” che è apparsa sulla sua culla quando è nato, sulla sua casa, e poi l’ha messa nel suo cuore e l’ha lasciata qui, come seme di bene, di carità, di comunione, e oggi più che mai abbiamo bisogno di questo calore che ci stringa intorno al Signore”. Il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, ha anche consegnato, simbolicamente, come da tradizione, le chiavi della città a San Francesco, sottolineando che anche senza la grande partecipazione popolare degli anni passati la festa è comunque molto sentita.

 

 

 

 

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