Spirlì: “Gaudio è un calabrese e saprà guidare la nostra sanità”

“Abbiamo chiesto al governo, insistentemente, che a rappresentarci fosse un calabrese che potesse prendere in mano la situazione conoscendone il respiro. Il Governo lo ha capito, lo ha recepito ed oggi ha proposto a commissario il rettore Gaudio che ha alle spalle un carriera medica che non finisce mai, un curriculum veramente eccellente. E’ una che ha grandi capacità anche amministrative, per cui pur permanendo il rifiuto dello strumento del commissariamento, perché speriamo in una amministrazione ordinaria, però è vero che mi piace pensare che, perché figlio di questa terra, possiamo immaginarlo come il primo assessore alla sanità del secondo periodo della Calabria”. Lo ha detto, in una diretta su Facebook, il presidente ff della Caabria Nino Spirlì sulla nomina del nuovo commissario alla sanità in Calabria.
“Ho dato la massima disponibilità al premier Conte ed al Governo tutto – ha aggiunto Spirlì – fin quando resterò qui. Sono facente funzioni e non ho mai pensato di sostituire la grande Jole Santelli ma non posso far mancare ai calabresi il presidente della Regione e lo sarò nel ricordo di Jole fino all’ultimo giorno. Ho ricevuto, e ne sono fiero, da parte del Governo tutto, per bocca del ministro Boccia, il ringraziamento per quanto fatto in questo periodo di vacatio, individuando nuovi posti letto Covid e chiedendo ed ottenendo 4 ospedali da campo. Inoltre ho chiesto e ottenuto di partecipare all’operazione Igea per cui vedrete le tende dell’Esercito per la raccolta dei tamponi. La prima sta per essere montata a Catanzaro. Il nuovo commissario sarà accolto da noi con lo spirito di massima collaborazione. Da oggi torno ad occuparmi di tutto quello che è di competenza del presidente della Regione fermo restando che resterò a fianco al commissario Gaudio perché anche e soprattutto la sanità possa contare su più persone, metterò a disposizione il dipartimento salute della Regione, intanto continueremo, con l’opera meritoria della Protezione civile, a stare sul pezzo e a stargli vicino”.