Sospette infiltrazioni mafiose, commissione di accesso agli atti all’Asp di Vibo
VIBO VALENTIA/ Commissione di accesso agli atti all’Asp (Azienda sanitaria provinciale) di Vibo Valentia per accertare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose che compromettono il buon andamento dell’ente. La decisione è del prefetto di Vibo, Giovanni Paolo Grieco, dopo una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e dopo il via libera ottenuto da parte del Ministero dell’Interno per l’accesso agli atti. La commissione di accesso agli atti – composta da tre commissari nominati dalla Prefettura – avrà ora tre mesi di tempo (prorogabili di altri tre) per esaminare atti, documenti, rapporti, appalti ed eventuali rapporti controindicati dei sanitari e del personale dell’Asp in grado di dimostrare la presenza di eventuali infiltrazioni mafiose all’interno della vita dell’ente. L’invio della Commissione di accesso agli atti scaturisce dalle risultanze investigative dell’intesta antimafia denominata Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro (scattata a maggio) che ha portato alla luce un condizionamento asfissiante della criminalità organizzata e della politica sulle scelte dell’Azienda sanitaria provinciale. L’Asp di Vibo era già stata sciolta una volta per infiltrazioni mafiose nel 2010.
“L’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia in data odierna è stata visitata dalla Commissione di indagine nominata dal Prefetto di Vibo Valentia lo scorso 15 novembre. La Commissione, composta da componenti delle Forze dell’Ordine del capoluogo, ha chiesto alla direzione strategica aziendale di produrre, entro circa 15 giorni, atti relativi a vicende riconducibili alle indagini che hanno coinvolto la provincia di Vibo e la stessa Azienda a partire dal 2013, fatti che si sono dunque verificati parecchi anni fa, molto prima del nostro arrivo”. È quanto afferma, in una nota, il generale Antonio Battistini, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
“La direzione strategica – aggiunge – è già al lavoro per mettere a disposizione degli inquirenti gli atti richiesti, nel convincimento che questa verifica ulteriore rafforzerà la azioni già messe in atto per restituire credibilità a tutto il personale che quotidianamente lavora per restituire ai cittadini della provincia di Vibo Valentia un sistema sanitario trasparente e all’altezza dei bisogni assistenziali espressi dal territorio“.