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Siccità e furti, in Calabria è allarme idrico

Siccità e furti, in Calabria è allarme idrico

Siccità e furti di acqua per irrigare i campi di patate in Sila stanno mettendo in crisi l’erogazione idrica in diversi Comuni del Crotonese, del Basso Jonio e Presila Cosentina e a sud della città di Reggio. Lo comunica la Sorical in una nota nella quale, spiegando i motivi della scarsa fornitura di acqua ai comuni che si sta registrando in questi giorni, denuncia prelievi di acqua non autorizzati dai fiumi Lese e Trionto. “La Sorical, per scongiurare l’interruzione dell’erogazione del servizio idrico in diversi comuni della Calabria – afferma la società in una nota – ha interessato diverse Prefetture e forze dell’ordine della problematica che, solo in alcuni casi, è da mettere in relazione alla siccità e carenza idrica. In molti casi, invece, viene meno la disponibilità di risorsa idrica per i prelievi non autorizzati, documentati dalla Sorical, attuate da alcune aziende agricole che in questo periodo coltivano patate”. Preoccupa la crisi degli schemi idrici del fiume Lese e Trionto dove, spiega Sorical “per molte ore al giorno (dal pomeriggio a tarda sera) manca oltre il 50% di acqua grezza in ingresso agli impianti di potabilizzazione”. La situazione è grave, in particolare, nel crotonese e nella presila cosentina dove, spiega Sorical “non ci sono fonti di approvvigionamento alternative”. La situazione riguarda i comuni collegati al potabilizzatore Savelli, che alimenta i comuni di Savelli, Verzino, Campana, Scale Coeli, Pietrapaola, Terravecchia e Cariati. “Per tutto il pomeriggio – riferisce la Sorical – manca oltre il 50% dell’acqua disponibile che si riflette sull’erogazione del mattino perché i serbatoi nella notte non si riescono a riempire. Stessa situazione accade, sempre in Sila, all’opera di presa dell’Ipot Trionto che alimenta da un versante Acri, Bisignano, Luzzi e Rose e dall’altro Vaccarizzo Albanese, San Giorgio Albanese, San Cosmo e San Demetrio Corone”. Brutte notizie anche per altri comuni nel crotonese. “Nei prossimi giorni – afferma la Sorical – si arriverà ad un calo delle forniture anche dei comuni dello schema Lida Baaidela e Pulitrea- Brigante per il forte calo della sorgente Rigola e Pulitrea che alimentano i comuni di Cotronei, San Giovanni in Fiore, Verzino, Castelsilano, Cerenzia e Caccuri”. Per combattere i furti di acqua si riunirà la task force nella prefettura di Cosenza per dare seguito alle azioni di contrasto e al rispetto della legge che, stabilisce che gli usi civili e sanitari hanno la priorità su quelli agricoli e idroelettrici. A sud di Reggio Calabria, informa ancora la Sorical, “lo schema idrico Tuccio è in forte calo stagionale rispetto agli anni precedenti: la portata di questa mattina è di 120 litri al secondo rispetto ai 180 litri della portata dello stesso periodo dello scorso anno, mentre la portata negli altri periodi dell’anno è di 280/300 litri al secondo”. Sorical nel frattempo sta supplendo alla carenza idrica con lo schema della diga del Menta con il ramo sud fino ai serbatoi di Pellaro, Ribergo e Nocille. “Il luogo comune che la Calabria è ricca di acqua – afferma il commissario della Sorical, Cataldo Calabretta – si infrange di fronte al disastro a cui stiamo assistendo in questi mesi. Se si continua con il massiccio utilizzo dell’acqua potabile in modo improprio, difficilmente ne usciremo. Ribadisco che in Calabria manca l’acqua non potabile per irrigare giardini e piccoli orti, nonostante le reti duali siano previste da una legge del 94, ma non sono state previste dai Piani regolatori dei Comuni. Ciò è grave perché la Calabria è una regione a vocazione agricola. La prossima Programmazione Comunitaria deve tenere conto di queste esigenze. Occorre programmare per tempo invasi e reti idriche, fognarie e depurative efficienti, per consentire alle future generazioni l’accesso all’acqua alla luce di cambiamenti climatici in atto”.

 

 

 

 

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