Sociale a Cosenza, Diritti civili: “Impegno per dormitorio poveri”

COSENZA. “A Cosenza, ma non solo purtroppo nella città bruzia, c’è una drammatica emergenza sociale, sono i poveri che dormono per strada. Dovrebbero essere attualmente una trentina. Insieme a padre Fedele, assessore alla povertà al comune di Cosenza, abbiamo, nel corso di un incontro, discusso e affrontato questo grave e urgente problema e abbiamo deciso che, insieme, con, come auspichiamo, il supporto soprattutto delle istituzioni, cercheremo di fare di tutto per realizzare il vecchio progetto del frate missionario di costruire un dormitorio per dare un tetto a tutta questa povera gente”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che si occupa, per l’Ufficio del capo di Gabinetto del presidente Oliverio, della promozione e tutela dei diritti umani. “A Cosenza – prosegue Corbelli – continua e si aggrava, giorno per giorno, il dramma dei tanti clochard, uomini e donne, anche anziane, stranieri e anche tanti nostri corregionali, che vivono per la strada, sopra una panchina, sotto un ponte, dietro un muro. Una situazione allucinante e disumana che con l’arrivo del freddo, delle piogge e dell’inverno diventa assolutamente insopportabile. Non si può continuare a far finta di non vedere questa umanità povera e sofferente e lasciarla soffrire e morire”. Per Corbelli “questa tragedia umana deve scuotere le coscienze di tutti. Ognuno di noi deve far qualcosa per aiutare queste persone così povere e sfortunate. Oggi, anche grazie ai nostri ruoli istituzionali, per quanto effimeri, cercheremo in tutti i modi di realizzare il sogno e il progetto di padre Fedele di costruire a Cosenza un dormitorio per dare un tetto a tutti questi poveri. Faremo l’impossibile, anche a costo di sacrifici personali, perché questo avvenga e in tempi anche brevi. A Cosenza, come ha detto e promesso padre Fedele, non dovrà esserci un solo povero che dorme per la strada. Tutti dovranno avere un tetto. Quando avremo raggiunto questo risultato saremo tutti più sereni e contenti e potremo essere fieri e orgogliosi della nostra civilissima e ospitale città”.