Slavina travolge un hotel in Abruzzo: morti e dispersi
PESCARA. “L’albergo non esiste più. E’ completamente distrutto”. I vigili del fuoco parlano di una “situazione drammatica”, dopo la slavina che ha investito l’hotel Rigopiano, nel comune di Farindola (Pescara), alle pendici del Gran Sasso. “La struttura spiega Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco – è stata investita dalla valanga, che l’ha oltrepassata, seppellendola. Ho visto materassi trascinati a centinaia di metri e questo fa capire quanto il cono di ricerca e di intervento sia ampio. Ci sono tonnellate di neve. E tronchi di albero e detriti ovunque”. Quanto ai dispersi, cercati con unità cinofile e squadre Usar (specializzate nella ricerca e soccorso), il timore è che saranno molte le vittime. Una trentina di persone, tra cui diversi bambini, sono rimaste imprigionate nella struttura sotto la neve. Imprecisato e costantemente in aggiornamento il numero dei morti accertati. Un tragico destino quello che ha colpito gli ospiti dell’albergo che, dopo le scosse di mercoledì, avevano fatto le valigie e ed erano pronti ad andare via. “Avevano pagato e avevano raggiunto la hall pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l’arrivo è stato posticipato alle 19. Tutti i clienti volevano andare via”, ha spiegato Quintino Marcella, ristoratore. Antonio Crocetta, delegato abruzzese del corpo nazionale del Soccorso Alpino che insieme ad altri soccorritori tra i primi ha raggiunto l’hotel, ha spiegato che “la situazione è molto complicata perché ci sono tre metri di neve. E’ stato aperto un varco con una turbina e quindi abbiamo raggiunto il luogo dell’incidente con gli sci da alpinismo”.