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Sindaci e parlamentari calabresi chiedono chiarezza: “E’ inammissibile che la Calabria rimanga tagliata fuori dall’Alta Velocità”

Sindaci e parlamentari calabresi chiedono chiarezza: “E’ inammissibile che la Calabria rimanga tagliata fuori dall’Alta Velocità”

 

L’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria si ferma a Praia, anzi a Lagonegro. I soldi per arrivare fino a Reggio Calabria ancora non sono stati stanziati. Il progetto originario, inoltre, è stato modificato declassando la linea a una linea “velocizzata” al massimo si toccheranno i 180 km/h. E’ quanto denuncia il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, fiancheggiato dai sindaci della regione, dai parlamentari calabresi di tutto l’emiciclo e dall’ex ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. “Salvini si impegni sull’Alta Velocità Sa-Rc come fa sul Ponte. Vogliamo chiarezza sui fondi destinati all’intera opera. E i lavori comincino da Reggio”, ha detto.

“La Calabria non può essere ulteriormente mortificata. Siamo stanchi di essere il fanalino di coda dell’Paese e dell’Europa, rivendichiamo con forza che i soldi per la realizzazione dell’Alta Velocità si mettano in Bilancio e si spendano per realizzare questa importantissima infrastruttura”, ha detto Caruso.     “Il lotto 2 (il primo interamente in Calabria ndr.) che prevede un finanziamento di 4,277 miliardi è ancora in ‘fase di progettazione’ perché non ci sono i soldi .- spiega Caruso. “Inoltre per il tratto precedente da Rosagnano (in Campania) a Praia (Calabria) mancano più di 2 miliardi. Insomma i binari si fermano a Lagonegro” dice ancora il sindaco di Cosenza. “Non stiamo facendo una battaglia per un lotto, ma per tutta la Sa-Rc per la quale non bastano i 9 miliardi del Fondo Complementare al Pnrr. Chiediamo al premier Meloni e a Salvini un impegno concreto sui fondi e sulla realizzazione dell’opera. Per tutta l’opera servono 26 miliardi” ha aggiunto Caruso.    Ma è il lotto 2 che ha sollevato i sindaci della parte jonica della Calabria, la zona storicamente più ricca della regione, con centri come Rossano e Cetraro, per non dimenticare l’antica colonia greca di Sibari. “Il progetto originario del lotto 2 – spiega Luigi Martirano, ordinario alla Sapienza di Roma di Sistemi Elettrici, uno dei responsabili del Comitato Tecnico/Politico per l’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria – è l’unico tracciato che può essere davvero ad Alta Velocità, e passa da Praia a Tarsia portando così la Linea ad Alta Velocità nell’interno della Calabria servendo anche la parte jonica. Nel nuovo progetto si pensa semplicemente di velocizzare l’attuale linea tirrena Praia-Paola, tagliando fuori così una parte importante della Regione”.    “Al momento noi non individuiamo da parte di Rfi nè i progetti nè i finanziamenti. Eppure Rfi ha ricevuto 35 milioni di euro per lo studio di fattibilità dell’Alta Velocità dove sosteneva l’utilità del tracciato centrale, ora per motivi di risparmio (tra l’altro – sostengono i responsabili del Comitato Tecnico/Scientifico- la Calabria si è vista togliere anche fondi europei della Coesione) si pensa a sfruttare la vecchia linea” e si trova una “bolla d’acqua” che ferma tutta l’opera.

 

 

 

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