Sicurezza sulla SS 106: istituito un “tavolo permanente” alla Provincia di Reggio
REGGIO CALABRIA. Un “Tavolo tecnico permanente” di coordinamento delle azioni mirate a ridurre gli incidenti sulla SS 106 Ionica (E 90, di competenza Anas) è stato istituito dalla Provincia di Reggio Calabria. L’organismo, fortemente voluto dal presidente dell’Ente, Giuseppe Raffa, nasce dall’urgente necessità di richiamare l’attenzione degli organi competenti (Governo, Anas, Regione) su una situazione drammatica che deve essere affrontata in maniera sinergia da tutti gli attori istituzionali e dalle associazioni che da tempo si battono per una maggiore sicurezza sulla SS106, denominata “strada della morte”. Il “Tavolo” avrà il compito di valutare le criticità del tratto di arteria che attraversa il territorio provinciale, definire le strategie attraverso l’individuazione di interventi di messa in sicurezza da sottoporre poi agli organi competenti. Esso non è altro che uno strumento tecnico-politico di analisi e sintesi con riunioni periodiche, in calendario almeno una volta al mese. Ai lavori, coordinati dal Presidente delle Provincia (o da un suo delegato), prenderanno parte i sindaci dei comuni i cui territori sono attraversati dalla 106 e rappresentanti delle associazioni sorte per sostenere il diritto alla sicurezza stradale. L’Amministrazione provinciale in carica, fin dal suo insediamento, ha riservato grande interesse al tema della sicurezza stradale, realizzando, in particolare e nel periodo tra il 2012 e lo scorso, numerosi interventi infrastrutturali e attività mirate, soprattutto nelle scuole, all’educazione stradale. In quest’ultimo compito è stata affiancata dalle forze di polizia. ”La Statale 106 – dice il Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa – continua a mietere vittime, ma alla perdita di vite umane non corrisponde l’interesse di chi, Governo e Anas, hanno il dovere di tutelare la sicurezza nel settore della mobilità. A livello romano c’è un disinteresse che lascia sgomenti al punto da alimentare la rabbia dei cittadini, soprattutto quando (come avvenuto di recente) l’Anas e il Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti si affidano alla propaganda annunciando interventi infrastrutturali per la cui realizzazione mancano finanziamenti. L’organismo permanente, che quanto prima insedierò, avrà il compito di rimettere al centro dell’attenzione nazionale le precarie condizioni di sicurezza di una delle arterie che registra grandi flussi di traffico extraurbano. La richiesta di sicurezza stradale è un diritto che lo Stato, attraverso l’Anas, ha il dovere di assicurare. E mentre il Parlamento tergiversa sulla costituzione di una commissione d’inchiesta a suo tempo promessa, Governo e Anas non solo tagliano le risorse per il completamento della Salerno -Reggio Calabria nel tratto calabrese e reggino, ma, addirittura, non sembrano interessati alla benché minima programmazione sulla messa in sicurezza della SS 106”.