Sicurezza, prorogati i termini per il “Progetto Locride”

REGGIO CALABRIA. Buone notizie per i progetti finanziati nell’ambito dell’Iniziativa Quadro “Progetto Locride”, sottoscritta nel 2011 tra l’Autorità di Gestione del PON Sicurezza 2000-2007, la prefettura di Reggio Calabria, l’Associazione Comuni della Locride e la Diocesi di Locri-Gerace, la cui realizzazione era fortemente compromessa per i ritardi accumulati rispetto al cronoprogramma approvato. A comunicato, con una nota, è la prefettura. “Efficace e proficua – spiega il comunicato – è stata l’attività di sensibilizzazione delle autorità di governo e del prefetto Sammartino presso l’autorità di gestione del Piano di Azione Giovani Sicurezza e Legalità finalizzata ad ottenere la posticipazione dei termini per l’ultimazione degli interventi. La stessa autorità di gestione – si sottolinea – ha comunicato la possibilità per i Comuni beneficiari dei finanziamenti del suddetto “Progetto Locride” di ottenere una traslazione dei termini per la conclusione delle attività progettuali già fissata al 30 giugno 2016. La proroga – spiega la prefettura – potrà essere concessa sulla base delle specifiche richieste che saranno avanzate dagli Enti interessati fino ad un massimo di 9 mesi a far data dal 30 giugno 2016 e, quindi, non oltre il 31 marzo 2016”. Le amministrazioni comunali e le parti sociali, comunica ancora l’ufficio territoriale del governo, nel corso di incontri tenutisi nel Palazzo del Governo e durante le riunioni del “Tavolo della Locride”, avevano espresso” vive preoccupazioni per i possibili rischi di definanziamento dei progetti, a causa del forte ritardo rispetto al cronoprogramma di attuazione soprattutto nelle fasi propedeutiche all’apertura dei cantieri. È stato, pertanto, raggiunto l’obiettivo – scrive la prefettura – di scongiurare la paventata revoca dei finanziamenti e le conseguenti ricadute negative sui bilanci comunali e sui territori in termini di crescita culturale e civile. Lo slittamento dei termini – spiega la nota – consente, infatti, di utilizzare preziose risorse economiche per la diffusione della legalità, soprattutto tra i più giovani, maggiormente esposti al rischio di devianza in un’area segnata da debolezze strutturali e caratterizzata dalla pervasiva presenza di pericolose consorterie di ‘ndrangheta”. Il prefetto auspica che le amministrazioni comunali interessate “si facciano parte attiva per non compromettere l’ulteriore occasione fornita dando impulso alle procedure al fine di garantire la conclusione degli interventi a vantaggio delle collettività locali”.

 

 

 

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