Sicurezza del paziente, l’Azienda ospedaliera di Cosenza ha presentato alcuni casi verificatisi all’Annunziata

La Giornata mondiale della sicurezza del paziente si celebra ogni anno il 17 settembre. L’appuntamento di oggi non è sfuggito all’Azienda ospedaliera di Cosenza, che ha tenuto ieri mattina una conferenza stampa per presentare alcuni casi salienti che hanno interessato pazienti dell’ospedale dell’Annunziata. Casi che si legano al tema di quest’anno, centrato sul percorso materno-infantile: assistenza materna e neonatale sicura. “Abbiamo scelto il percorso materno-infantile perché è ad alto rischio, e un evento avverso può determinare danni importanti, – ha detto Maria Dolores Vantaggiato, Risk Manager dell’Azienda ospedaliera di Cosenza – anche d’immagine ed economici, perché un eventuale risarcimento di un danno in questo ambito porta ad un notevole esborso”.
Michele Morelli, che dirige l’Unità operativa complessa di Ginecologia ed Ostetricia, ha parlato di due particolari casi trattati. “Uno dei casi emblematici è il trattamento di una patologia oncologica del pancreas in gravidanza, esitato con la nascita di un feto fisiologico – ha detto Morelli – con il trattamento intraoperatorio, durante il cesareo, della patologia tumorale”.
“Il bambino sta benissimo – ha detto ancora Morelli – e questo lavoro è stato anche approvato da un’importante rivista medica internazionale”. “C’è anche il caso di una patologia complessa ginecologica che riguarda una paziente che avrebbe potuto andare fuori regione, in blasonati ospedali del nord, ma ha preferito restare qui – ha concluso Morelli – ed è stata trattata con successo nel nostro nosocomio”.