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Si teme per il sistema aeroportuale calabrese

Si teme per il sistema aeroportuale calabrese

 

«Come Movimento 5 Stelle, stiamo interessando il governo rispetto alla grave situazione di Sacal, cui Enav ha già anticipato l’avvio del procedimento di revoca della concessione, peraltro annunciando un esposto alla Procura riguardo alla passaggio della maggioranza societaria in mano privata». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe d’Ippolito, che spiega: «Nello specifico bisogna evitare che il sistema aeroportuale calabrese vada in tilt. Devo però ricordare che da tempo, insieme al collega Antonio Viscomi, del Pd, e al coordinatore dem lametino, Franco Lucia, avevo lanciato l’allarme sulla possibilità che la mista Sacal passasse in mano a privati. Allora il presidente facente funzione Spirlì non ci ascoltò, oggi il presidente Occhiuto conferma quanto avevamo previsto». «Peraltro – prosegue il deputato del Movimento 5 Stelle – Sacal ha ulteriori problemi di bilancio, per come emersi dalle carte, legati alle ondate Covid del 2020. Inoltre, la società non ha mai reso noto il Piano industriale e la Regione Calabria, socio di Sacal, sotto la presidenza di Spirlì non ha investito risorse adeguate a garantire la tutela e il rilancio di questa azienda. Il risultato è che il sistema aeroportuale calabrese rischia grosso e l’ammodernamento dell’aeroporto di Lamezia Terme è ancora fermo». «Si tratta – rimarca il parlamentare – di un altro problema serissimo della nostra Calabria, che si aggiunge a quello dell’affidamento della gestione del servizio idrico, il quale non potrà essere dato a Sorical, come in tempi lontani avevo avvertito, inascoltato dalla maggioranza di Spirlì. Mi auguro che con spirito di collaborazione istituzionale si riesca, insieme al presidente Occhiuto, a trovare – conclude D’Ippolito – pronta soluzione per il futuro di Sacal e degli aeroporti calabresi. Infine spero che chi ha sbagliato paghi, perché i calabresi non possono sempre rimetterci a causa dell’indifferenza, dell’incompetenza e dell’insufficienza di parte della politica».

 

 

 

 

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