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Sigilli ad un cantiere edile avviato in un’area archeologica

Sigilli ad un cantiere edile avviato in un’area archeologica

ORIOLO. Un’area archeologica è stata sequestrata, ad Oriolo, dalla Guardia di finanza che ha riscontrato violazioni alla normativa sul lavoro, salute e sicurezza ed alle norme a tutela dei beni culturali dalla Guardia di finanza. Otto le persone denunciate in stato di libertà tra le quali il direttore del cantiere ed il rappresentante legale della società appaltatrice dei lavori. I finanzieri di Montegiordano, nell’ambito di un’attività di contrasto al lavoro nero, hanno ispezionato il cantiere dove erano in corso interventi di recupero di un antico convento del terzo ordine regolare di San Francesco d’Assisi, risalente al 1439 e contenente affreschi, resti archeologici ed anche resti umani di interesse. I lavori affidati dalla Soprintendenza di Cosenza ad una società edile, secondo quanto accertato, venivano effettuati senza il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza. Intenti ad eseguire gli scavi, senza la figura dell’archeologo, sono stati trovati tre lavoratori “in nero”.

 

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