Sequestrata una pizzeria a Montecatini Terme, “organica ad una cosca di Zungri”
Una pizzeria di Montecatini Terme (Pistoia) è stata sottoposta a sequestro preventivo, da parte dei carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale di Firenze, su decreto emesso dal gip del tribunale dello stesso capoluogo, Sara Farini, perché riconducibile a Valerio Navarra, 27 anni, calabrese trasferitori in Toscana nel 2016, attualmente detenuto, ritenuto organico alla cosca di ‘Ndrangheta di Zungri (Vibo Valentia). Navarra, e la moglie, sono indagati per trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante della finalità mafiosa. Il valore dell’attività è stato quantificato in circa 100 mila euro.
Il locale “La Contessa”, ubicato in piazza Italia a Montecatini Terme (Pistoia), risulta intestato alla moglie di Navarra. Secondo le indagini del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Firenze, l’attività era stata acquistata direttamente da Navarra nel gennaio 2017, ma intestato alla moglie al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale. Al sequestro dell’attività commerciale, l’autorità giudiziaria toscana è giunta nell’ambito di un’inchiesta della procura distrettuale antimafia diretta dal procuratore Giuseppe Creazzo e condotta dal sostituto procuratore Giuseppina Mione, di cui uno stralcio è stato trasferito, per competenza, alla procura antimafia di Catanzaro. La prima inchiesta ha consentito di svelare, secondo gli inquirenti, un fiorente traffico di sostanze stupefacenti (principalmente marijuana e cocaina) realizzato da soggetti albanesi, in provincia di Firenze, con il coinvolgimento del Navarra che avrebbe coltivato, nel diretto interesse della cosca di riferimento, qualificati rapporti criminali con i suddetti trafficanti; in sede di giudizio abbreviato, Navarra è stato condannato in primo grado alla pena di 5 anni di reclusione per traffico di stupefacenti. Il secondo filone, trasmesso a Catanzaro, ha permesso di contestare al Navarra l’appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta operante in Zungri (Vibo Valentia) nonché altri reati aggravati dalla finalità mafiosa, ed è stata sviluppata in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, costituendo un approfondimento investigativo della maxi-inchiesta denominata “Rinascita Scott”.