Senatore Gentile: “Oliverio chiuso a contributo di chiunque”

CATANZARO. “Gioffrè è stato bravo e ha fatto quello che fece Scarpelli a Cosenza evitando doppi pagamenti, ma dura lex sed lex”. Lo afferma in una nota il senatore e coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile. “Bisogna andare oltre il fatto specifico – aggiunge – e inquadrare il problema di una Regione che è ferma, bloccata, immobile. Oliverio ha prima preteso di esercitare il suo ruolo fino in fondo, si è chiuso al contributo di chiunque e oggi deve risolvere lui questi problemi. Il Pd calabrese ha erroneamente pensato che il risultato di novembre, frutto di tante coincidenze pregresse e registrato con il 43% dei votanti, fosse la conseguenza di un consenso politico. Oliverio è il primo a sapere che così stante le cose non si va troppo avanti. La sua lunga esperienza istituzionale deve fargli capire che consumare i primi mesi di amministrazione in questo modo significa esaurire tutti i bonus”. “E’ emblematico – prosegue Gentile – che nella vicenda Gioffrè non si sia visto un dirigente in grado di segnalare al Presidente questo rischio: una cosa assurda. Sulla dirigenza peraltro questa Giunta regionale, che ha ereditato da un passato di 30 anni le illegittimità spaventose tuttora presenti, non ha fatto nulla di diverso, non ha agito con discontinuità, e rischia anche in questo ambito di pagare un prezzo alto. Quello che sta avvenendo ora in genere accade negli ultimi mesi di legislatura e l’aria che si respira è quella di una dismissione. Come Ncd abbiamo posto, oltre alla vicenda Mef, questioni aperte come la vicenda del precariato sanitario, i consorzi di bonifica, il rispetto di sentenze ignorate dagli uffici periferici: non ci hanno degnato di una risposta, nonostante il nostro senso di responsabilità. Dire che tutto questo sia colpa di Oliverio sarebbe assurdo ma non abbiamo colto alcun segnale di novità, né possiamo pensare che gli enti si governino inserendo uomini di partito in tutte le strutture: così ci si isola ancora di più dal resto della comunità”.