Sellia Marina/ Lungomare abbandonato, proteste in località Ruggero
“A Ruggero sono stanchi di dover fare i conti con la cruda realtà in cui sono costretti a vivere. Purtroppo, per il Comune di Sellia Marina, non ci sono Cittadini a Ruggero ma solo contribuenti”. Lo sostiene Michele Arcuri, presidente dell’Associazione “Insieme per Ruggero”, che si batte per alcuni diritti, ritenuti negati, nella frazione Ruggero di Sellia Marina (Cz). “Il turismo non si fa con i proclami o con le bandiere, servono i servizi. Serve l’acqua potabile nelle case, servono strade decenti, occorre l’illuminazione pubblica. Siamo stanchi ogni anno di sentire il ritornello di “eventi imprevedibili ed eccezionali” per i danni conseguenti la mancata pulizia di fossi e canali”.
Per Arcuri “bisogna intervenire preventivamente per ridurre il rischio idrogeologico ed evitare il ripetersi di allagamenti che provocano danni materiali e mettono a repentaglio la vita delle persone”. “Sono anni che proviamo a sensibilizzare le varie amministrazioni che si sono succedute nel tempo sull’emergenza Ruggero. Eppure basta fare un giro per questo popoloso quartiere, per comprendere che i problemi denunciati da chi trascorre le vacanze a Ruggero e da chi vi ha investito acquistando casa per vivere tutto l’anno, sono tragicamente reali”. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assurda gestione del finanziamento del “lungomare”. Una testardaggine che ha portato a sprecare risorse, senza lasciare nulla al territorio. Infatti – scrive Arcuri – oggi quell’opera è desolatamente ferma, da oltre un anno, e la giustificazione ufficiale è che il mare è avanzato di ben 15 metri. Ovviamente per nascondere il macroscopico errore di non aver tenuto conto dell’esistenza di uno stabilimento balneare”. “Siamo stanchi di questo pressappochismo, di interventi per accontentare gli amici, per queste ragioni – prosegue Arcuri – abbiamo intenzione di attuare una obiezione fiscale. Chiediamo di essere ricevuti dal Prefetto per concordare le modalità con cui versare i tributi direttamente in Prefettura”. “E nessuno si azzardi a dire che questa protesta finisce per mettere in cattiva luce l’immagine del paese. In realtà – dice ancora Arcuri – chi mortifica Sellia Marina, chi rovina l’immagine del territorio, sono quelli che, da anni, ci costringono a vivere in questo stato di intollerabile degrado.
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