Scuola, dibattito su riapertura in Calabria: “Rinviare al 28”
Si è aperto un intenso dibattito in Calabria sulla riapertura dell’anno scolastico, prevista mercoledì 24 settembre da un decreto del presidente della Giunta regionale, Jole Santelli. Da almeno 24 ore si stanno susseguendo interventi sia di rappresentanti del mondo scolastico sia di esponenti politici che chiedono uno slittamento dell’inizio delle lezioni, in considerazione della concomitanza con le operazioni per le elezioni del 20 e 21 settembre e di alcune problematiche che vedono la scuola calabrese, nel complesso, ancora impreparata a un rientro in piena sicurezza. I primi a sottolineare le difficoltà del settore sono stati, la scorsa settimana, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che hanno lamentato gravi carenze di personale e ritardi da parte dei governo nazionale e regionale. Ma difficoltà operative e timori sono stati espressi anche da operatori della scuola, come i presidi della provincia di Catanzaro, che in un incontro con il sindaco e presidente dell’ente intermedio del capoluogo, Sergio Abramo, hanno esplicitamente chiesto di posticipare la riapertura delle scuole all’1 ottobre.
Il tema, inoltre, è stato anche al centro dei lavori del Consiglio regionale che si è tenuto ieri. Ad anticiparlo, le prese di posizione del capogruppo del Pd Domenico Bevacqua e del consigliere regionale di “Io Resto in Calabria”, Graziano Di Natale, che hanno proposto lo slittamento dell’inizio dell’anno scolastico dal 24 al 28 settembre a causa della concomitanza con le operazioni elettorali: in aula, poi, è approdata una mozione del consigliere regionale di Forza Italia, Antonio De Caprio, sottoscritta poi da altri colleghi del centrodestra, per impegnare la Giunta e il governatore Santelli “a valutare la possibilità di slittare l’inizio dell’anno scolastico almeno alla data del 28 settembre 2020, per garantire un rientro a scuola più sicuro e per dare maggiore tranquillità e serenità alle famiglie, agli studenti e agli addetti ai lavori”. Nella sua informativa in Consiglio, tuttavia, l’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio ha spiegato che “le problematiche non mancano”, dalla questione dei banchi a quella dei test sierologici per il personale docente, evidenziando però che “fino a qualche settimana fa mancavano spazi per 10mila studenti, oggi secondo l’Ufficio scolastico regionale gli spazi ci sono per tutti gli studenti e lo stesSo Usr – ha riferito Savaglio ci ha detto che ci sono le condizioni per riaprire, come previsto, il 24 settembre”. Al termine del dibattito, tuttavia, il Consiglio regionale, all’unanimità dei presenti – la maggioranza di centrodestra e una parte dell’opposizione, escluso il Pd – ha trovato una mediazione su una mozione con la quale si impegnano il presidente della Giunta e la Giunta a “valutare la possibilità di posticipare l’inizio dell’anno scolastico almeno alla data del 28 settembre solo per le scuole sede di seggi elettorali, al fine di garantire un rientro più sicuro per studenti e famiglie”, lasciando invariata al 24 settembre la riapertura per tutte le altre scuole. Nelle prossime ore si attendono eventuali evoluzioni della vicenda.
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