Scalzo: “Positivo il sì al regolamento delle politiche nell’Area dello Stretto”

REGGIO CALABRIA. “L’approvazione all’unanimità, nell’ultima seduta del Consiglio regionale, del Regolamento della Conferenza permanente per il coordinamento delle politiche nell’Area dello Stretto ha suggellato un percorso avviato nei mesi scorsi assieme all’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Giovanni Ardizzone, e ai colleghi consiglieri calabresi. Segnatamente quanti sono stati eletti nel collegio della provincia di Reggio Calabria e, in particolare, l’amico Mimmo Battaglia”. É quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale del Pd, Antonio Scalzo. “Attraverso questo regolamento, che è speculare a quello approvato nei mesi scorsi dall’Assemblea regionale siciliana – aggiunge Scalzo – vengono gettate le basi di un’intesa ambiziosa e significativa che porta le istituzioni regionali a favorire e promuovere ulteriormente l’integrazione sociale esistente tra Reggio e Messina ed a porre la nostra Regione in linea con il processo di metropolizzazione in atto a Reggio. Con la ‘Conferenza permanentè intendiamo aggirare, sul piano sostanziale e politico, gli ostacoli ordinamentali che impediscono una formale esistenza dell’area metropolitana dello Stretto. Area metropolitana che però, di fatto, esiste già ed esiste da sempre, nell’ambito degli storici rapporti di interscambio tra Reggio e Messina in campo culturale, universitario, professionale, sociale”. “Durante la mia presidenza del Consiglio regionale – dice ancora Scalzo – ho fortemente creduto in questo progetto e ho inteso sostenerlo pienamente perché sono convinto che la Città metropolitana di Reggio possa e debba essere una risorsa per tutta la Calabria. Il nuovo livello di governance non sarà un momento di divisione ma, viceversa, costituirà un elemento in grado di rafforzare l’identità calabrese e il ruolo della nostra Regione nel bacino del Mediterraneo. L’obiettivo della Conferenza permanente (mediante l’attrazione dei fondi strutturali europei, dei finanziamenti diretti e dei programmi operativi nazionali come il PON Metro) è rafforzare il tessuto socio-economico e produttivo calabrese”. “Per noi – conclude Antonio Scalzo – la futura Città metropolitana dovrà avere uno dei suoi assi portanti nel territorio che, partendo da Reggio e passando per il porto di Gioia Tauro (a cui è stata restituita la concreta prospettiva della Zes), arriva fino a Lamezia. In tal modo lo Stretto viene idealmente congiunto con tutta la Calabria, con Catanzaro, con Cosenza, con Vibo e con Crotone, nell’ambito di una visione politica che mette da parte il campanile e cerca viceversa di arricchire tutto il territorio regionale”.