Santelli: “Per fase 2 altre 3 iniziative da 50 mln”
Altre tre iniziative saranno varate dalla Regione per la ripresa economica post coronavirus. Ad annunciarle, illustrando le sue linee programmatiche, è stato il presidente Jole Santelli. Santelli ha ricordato le misure già attivate legate all’emergenza Covid, come il “Riparti Calabria”, “Riapri Calabria” e “Lavora Calabria”, annunciandone altre tre – due sotto forma di voucher da erogare alle famiglie (“Stai In Calabria”) e giovani (“Vivi Calabria”) e uno a favore del comparto ricettivo (“Accogli Calabria”), per complessivi ulteriori 50 milioni.
“Il settore occupazionale – ha poi detto – costituisce una delle grandi priorità del nostro programma. È nostro dovere trattenere i nostri giovani creando opportunità in ogni settore, in particolar modo nei settori a oggi meno battuti – turismo, cultura, innovazione, trasporti, agricoltura, zootecnia – settori, questi, favoriti dai fondi europei”. Quanto alle università, Santelli annuncia una legge regionale che le supporti “al fine di sostenere i fondi per il diritto allo studio” e “arrestare le emorragie delle intelligenze”. Priorità inoltre alla legalità che, per Santelli, “deve diventare una condizione naturale e culturale e dev’essere riportata su un terreno sociologico e ideologico nelle scuole, non su quello giudiziario. Senza legalità e giustizia non ci può essere sviluppo, e lo sviluppo interessa le forze economiche e sociali tutte. È necessario – ha proseguito il presidente della Regione – entrare di più nelle scuole portandosi dietro simboli della lotta alla ‘ndrangheta, che parlino ai giovani”. Quanto alla “Calabria Digitale”, nel programma Santelli auspica “la realizzazione di una reale rivoluzione istituzionale. L’impegno è riscrivere le regole dei rapporti tra i vari livelli delle amministrazioni territoriali, creare un’unica e solida filiera della rappresentanza, oltre i colori e le appartenenze”. Inoltre, per il presidente della Regione, “la cultura è l’elemento cardine nella narrazione della Calabria che vogliamo disegnare. Le politiche culturali della Regione Calabria devono necessariamente dotarsi di una normativa chiara e specifica in materia di beni ed attività culturali”.
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