“Sant’Anna Hospital”, sit-in ad oltranza

Il sindacato Usb ha attivato un sit-in davanti alla clinica Sant’Anna Hospital di Catanzaro, a rischio chiusura a causa del mancato rimborso di prestazioni da parte dell’Asp e della mancanza dell’accreditamento. I manifestanti hanno annunciato che il sit-in, promosso per sostenere gli operatori sanitari del Sant’Anna, nota struttura all’avanguardia nella cura delle malattie cardiovascolari, proseguirà ad oltranza fino a quando, da parte delle autorità sanitarie regionali, non saranno individuate soluzioni per salvare la clinica. All’ingresso del centro il sindacato Usb ha anche montato delle tende e degli striscioni per sensibilizzare le istituzioni a intervenire. “La riunione della Commissione permanente Sanità, convocata per martedì 5 alle 11 dal presidente Esposito, si carica di aspettative per il Sant’Anna Hospital. Medici, dipendenti, pazienti con il fiato sospeso in attesa di conoscere quali decisioni incideranno, e in che modo, sul destino di una realtà importante nel contesto sanitario regionale, in prima linea sul fronte delle malattie cardiovascolari”. E’ quanto ha affermato il vicepresidente della Commissione regionale Sanità, Libero Notarangelo (Pd). “Le audizioni di martedì 5 -ha detto- non possono avere la presunzione di portare a risoluzione ogni criticità collezionata’ nel corso degli anni in termini di ritardo per l’accreditamento della struttura, di responsabilità burocratica che ha creato il vulnus documentale e quindi al blocco delle attività determinato dall’Asp alla vigilia di Natale. Di certo -ha aggiunto- far sedere al tavolo tutti gli attori di una vicenda che rischia di concludersi nel peggiore dei modi a danno dei pazienti affetti da patologie cardiologiche, rappresenta comunque un fatto positivo in termini di prospettive. Ad oggi abbiamo letto di confronti istituzionali del tutto parziali: non basta avviare il dialogo tra Regione, Asp, commissario ad acta alla Sanità e sindaco della città di Catanzaro -ha affermato ancora Notarangelo-. Se la proprietà della clinica, rappresentata dal Consiglio d’amministrazione guidato da Gianni Parisi, documenta carte alla mano di un carteggio con l’Asp lungo mesi, in cui le sollecitazioni relative all’accreditamento restano senza risposta, è necessario un faccia a faccia franco e costruttivo tra la commissione prefettizia alla guida dell’Azienda di Catanzaro e il CdA”. Notarangelo ha aggiunto: “Se il prefetto Latella avanza dubbi sull’adeguamento della clinica alle prescrizioni richieste, e soprattutto resta cauta sull’evolversi della situazione perché non può prescindere dalla inchiesta giudiziaria che ha interessato il precedente management, le perplessità devono essere sul tavolo con ogni possibile motivazione e chiarimento”.