Santacroce lascia Forza Italia: “Non esiste un dibattito interno democratico”

Riceviamo alle redazioni di RTC e Giornale di Calabria e pubblichiamo nota stampa di Frank Mario Santacroce di Forza Italia:
“Dopo un’attenta valutazione e dopo esserne stato uno dei fondatori in calabria ritengo sia concluso il mio percorso all’interno di forza Italia. Esordisce così l’ex consigliere regionale azzurro e già sindaco di Albi. Un partito che a livello locale è incapace di garantire un dibattito interno democratico, con continue decisioni prevaricatrici e verticistiche e senza alcun coinvolgimento della base elettorale non merita l’appoggio e il sostegno di chi da anni contribuisce e cerca di costruire e garantire un immagine pulita verso le istituzioni e gli elettori. Se a ciò aggiungiamo anche la gravissima presenza ai vertici provinciali di personaggi come di Domenico Tallini che nonostante sia indagato per reati gravissimi nel processo farmabusines continua, nel silenzio-complice dei vertici nazionali e regionali, a fare il commissario provinciale e addirittura partecipando attivamente alle scelte politiche del territorio e non da ultimo anche alle scelte delle candidature alle prossime elezioni regionali allora vuol dire che non c’è nessuna volontà di avviare un profondo processo di rinnovamento nelle persone e nel modo di fare politica. Per quanto si possa essere garantisti alcune scelte segnano in modo netto la volontà del partito a mantenere relazioni e contatti che andrebbero messi in dubbio e non alimentati e almeno per ragioni di opportunità e trasparenza aldilà dei falsi proclami di chi diceva di essersi dimesso e poi non l’ha fatto. Ma anche sul piano politico chi dal ruolo di presidente del consiglio regionale ha portato avanti la battaglia a favore dei vitalizi per la politica e solo grazie ad una sommossa mediatica ha bloccato questo abnorme provvedimento fa capire che non c’è alcuna volontà di cambiare strada affidandoci a chi ha dimostrato anche inaffidabilità in termini amministrativi. Negli ultimi due anni solo nella città Catanzaro hanno abbandonato il partito più della metà dei consiglieri e assessori comunali e non da ultimo del vice presidente del Consiglio provinciale Montuoro, tutte persone per bene e anche con il sindaco di Catanzaro Abramo e con il presidente del consiglio comunale Polimeni ha dimostrato di non saper dialogare cercando sempre di prevaricare litigando sistematicamente con tutti ed ora con me altri 60 amministratori comunali di tutta la provincia faranno la stessa cosa non votando più forza Italia. Il coordinamento regionale ha scelto di stare al fianco di Tallini e ora se ne assumerà le responsabilità e vedremo chi continuerà a votare forza Italia in queste condizioni. Un partito, specie quello catanzarese, capace di revocare valenti dirigenti come a Chiaravalle Maria Teresa Sanzo senza neanche dare una motivazione è un grave segno di inciviltà politica che non può essere sottaciuto. Abbiamo sperato che il neo coordinatore regionale Mangialavori garantisse tutte le anime presenti nel partito ma evidentemente non ha ben compreso che non è semplicemente garantendo la candidatura anche al sottoscritto che si risolvono i problemi ma estirpando dal partito quei soggetti che non vogliono il dialogo e la condivisione e consentendogli di fare i padri padroni senza regole uguali per tutti. Il partito deve essere confronto democratico ma qui è solo una lontana illusione. Qui c è solo un vuoto di idee e pettegolezzi”.