Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Sanità calabrese, un commissariamento lungo 11 anni

Sanità calabrese, un commissariamento lungo 11 anni

Supera i 225 milioni di euro, secondo le ultime verifiche in sede ministeriale, il deficit della sanità calabrese davanti al quale i Governi succedutisi dal 2010 hanno deciso il commissariamento. Da 11 anni la regione – che vanta anche il triste primato di avere due delle principali aziende sanitarie, quelle di Catanzaro e Reggio, commissariate per mafia – è in regime di piano di rientro e da 10 anni commissariata ma senza un commissario dopo le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli, già commissario dei due ospedali di Catanzaro, chiamato a sostituire Saverio Cotticelli, finito nell’occhio del ciclone per aver ammesso in tv di non sapere che tra le sue competenze era ricompreso  il piano anti Covid per la Calabria, e la rinuncia di Eugenio Gaudio.

La situazione gestionale si era ulteriormente complicata alla luce della proroga del commissariamento disposta dal governo con un nuovo “Decreto Calabria” e poi per la ridda di nomi di possibili commissari della sanità calabrese circolati. Oggi i calabresi sono anche privi di guida politica, dopo la recente scomparsa della governatrice Jole Santelli. Tutto in piena emergenza coronavirus. La regione è stata dichiarata “zona rossa” dal governo nazionale soprattutto per il timore che il suo sistema sanitario non riesca a reggere all’urto di un’ondata incontrollata del Covid 19. L’ultimo Tavolo Adduce, il tavolo di monitoraggio interministeriale sull’attuazione del piano di rientro della sanità calabrese che si è tenuto il 9 e il 10 ottobre scorso e che, secondo gli addetti ai lavori, ha di fatto segnato la “condanna” dell’operato di Cotticelli, ha confermato la cattiva gestione del settore sanitario nonostante il lungo commissariamento.

 

 

 

 

desk desk