Sanità, Spirlì: “Il Governo copra la voragine del debito”

“Abbiamo urgenza che il governo ci faccia ottenere una sanatoria per la nostra sanità”. Lo ha affermato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ospite a “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1. “La sanità calabrese – ha ricordato Spirlì – patisce una debolezza da oltre 20 anni, è commissariata da quasi 11 ma prima ci sono stati dei veri e propri ladrocini da chissà quanti decenni. Ai danni che erano stati già creati si è creata la beffa e il danno di un commissariamento che non solo non ha risolto, ma addirittura ha aumentato i problemi. Sono a Roma in questi giorni – lo dico pubblicamente – per chiedere al governo la possibilità di coprire con un intervento straordinario questa voragine e chiudere i due-tre miliardi di debito”.
“È l’unica possibilità, altrimenti nessun commissario riuscirà mai a ricostruire tutti i furti che ci sono stati. Incide tutto – ha detto il presidente della Regione Calabria – quando si parla di sanità: intanto abbiamo un minor numero di personale, non avendo avuto assunzioni né turnover per anni. La responsabilità della sanità non appartiene dalla Regione ma all’istituto del commissario ad acta ma in questa fase la Regione ha affiancato e affianca il prefetto Longo in questa sua missione complicatissima e difficile perché sarebbe da folle in piena pandemia mantenere quello stato di inimicizia che c’è stato fino all’amministrazione precedente. Spirlì ha ricostruito anche le difficoltà nella nomina del commissario ad acta da parte del governo nazionale: “Tre bocciati prima, tre bocciati durante, tre bocciati dopo, una vergogna assoluta, c’è stata una corsa alla sistemazione dell’amico e dell’amico dell’amico, fortunatamente hanno trovato un presidente che pur provvisorio, non essendo legato a nessuno di questi giochini, ha potuto un po’ alzare la voce e battere i pugni sul tavolo”.
Spirlì, infine, si è soffermato anche sull’incontro che in questi giorni ha avuto con il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini: “Con la Gelmini – ha concluso il presidente facente funzioni della Regione Calabria – abbiamo parlato sia della situazioni dei vaccini, che per me è molto importante, sia della riorganizzazione in generale dei rapporti tra la Calabria e il governo, perché noi abbiamo urgenza che il governo ci faccia ottenere questa sanatoria per la nostra sanità. O andiamo a quello o saremo tagliati fuori per sempre”.