Sanità, Pedà: “Salviamo le farmacie rurali”

E’ stata discussa in seno alla terza commissione regionale Sanità la problematica relativa alla profonda crisi attraversata dal sistema delle farmacie rurali. Il dibattito si è svolto su istanza del consigliere regionale Giuseppe Pedà. La commissione ha ascoltato i rappresentanti delle associazioni di categoria più rappresentative. “Sono estremamente soddisfatto – ha dichiarato Pedà – perchè le segnalazioni tecniche sono state oggetto di attenta valutazione e c’è stata la presa di coscienza auspicata che ha già consentito di avviare un confronto serio e costruttivo anche a livello regionale. Torneremo ad occuparci della problematica entro fine mese, anche con l’ausilio del dipartimento Sanità.Le farmacie rurali – spiega Pedà – sono in sofferenza per diversi motivi. La farmacia nella grande città che dispensa farmaco, ma riesce a vendere anche altri prodotti, ha margini ben differenti da coloro che gestiscono solo ricette. Fermo restando che il farmacista svolge in entrambi i casi, un servizio essenziale e forse ancor di più se si tratta di località a bassa densità di popolazione. Molte farmacie rurali hanno una dislocazione montana o comunque sono in zone disagiate. I farmacisti devono fare i conti non solo con pochi guadagni ma anche con la gestione del tempo. Sono rimasti l’unico baluardo del Ssn, quando anche il medico di medicina generale è altrove, hanno frequenti turni notturni e orari di apertura estesi. E non possono permettersi un collaboratore”.