Via libera del Ministero della Salute all’integrazione delle Aziende sanitarie
“Da settimane il sindaco della città di Catanzaro mi attacca, dicendo che io sarei contro la Facoltà di Medicina di Catanzaro e che avrei favorito la Facoltà di Medicina a Cosenza. Oggi rispondo con i fatti: noi non facciamo chiacchiere, come gli altri. Da 20 anni si parla dell’integrazione tra Mater Domini e Pugliese Ciaccio per fare un unico ospedale, e nessuno lo ha mai fatto. Il mio governo regionale, invece, in pochi mesi è riuscito a raggiungere questo obiettivo”. Lo dice Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un video pubblicato su Facebook.
“Ecco – aggiunge – la notizia della giornata: da qui a qualche settimana faremo questo miracolo, istituiremo un grande policlinico universitario da 850 posti che renderà ancora più importante la Facoltà di Medicina di Catanzaro. Abbiamo raggiunto questo obiettivo superando alcuni ostacoli. Nel Programma operativo della sanità della Calabria era contenuta una previsione – suggerita dall’ex ministro della Salute – che pretendeva un Dpcm per poter procedere all’integrazione. La scorsa settimana – continua – ho incontrato a Roma il nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci, ribadendo la mia volontà politica di procedere all’integrazione, ed ho chiesto un parere al Ministero per poter andare avanti velocemente su questo percorso. Stamattina – rende noto Occhiuto – ho richiamato il ministro chiedendo una risposta al mio quesito, risposta giunta via Pec qualche minuto fa: il Ministero ha dato il via libera all’integrazione. Possiamo dunque procedere, rispettando la legge, modificando una parte del Programma operativo, senza bisogno di un Dpcm”. Intanto sul Consiglio comunale aperto convocato a Catanzaro dal sindaco Fiorita su Azienda unica a Medicina a Cosenza, Occhiuto ha precisato che “Non sono un giudice amministrativo ma uno che si occupa di fare quello che ritiene giusto e lo fa rispettando tutte le leggi. La politica non si fa con i ricorsi amministrativi ma con le azioni concrete, di governo; e vorrei che tutti la facessero in questo modo perché le chiacchiere e i ricorsi non risolvono alcun problema. La scelta dell’offerta formativa – ha aggiunto Occhiuto – non è una scelta che compete alle città capoluogo o alle Regioni; è una scelta che compete al sistema universitario regionale. E infatti quando si decide di attivare un nuovo corso di laurea o una nuova facoltà sono i Rettori delle università che lo decidono, non sono i sindaci o i presidenti della Regione che possono decidere su questo. Chi ritiene il contrario dimostra ignoranza istituzionale”.